L’accessibilità universale non è solo un diritto, ma un imperativo etico per costruire una società inclusiva. In questa direzione, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha recentemente insediato un Tavolo Tecnico dedicato ai Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA).
Questo organismo, istituito con decreto dei ministri Matteo Salvini e Alessandra Locatelli, rappresenta un’importante occasione per fare il punto sulla situazione attuale e per proporre soluzioni normative omogenee a livello nazionale, utilizzando anche le nuove tecnologie (compresa l’Intelligenza Artificiale). Vediamo cosa sono i PEBA, il ruolo del nuovo Tavolo Tecnico e gli obiettivi futuri per una società senza barriere.
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PEBA: cosa sono
I Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) sono strumenti fondamentali per garantire la mobilità e l’accessibilità per tutti i cittadini, con e senza disabilità. Istituiti per la prima volta con la Legge 41/1986, art. 32, comma 21, e successivamente integrati dal Piano di Accessibilità Urbana (PAU) di cui alla Legge 104, art. 24, comma 9, i PEBA hanno il compito di monitorare, classificare e pianificare interventi di rimozione delle barriere architettoniche su un determinato territorio.
Questi piani dovrebbero essere adottati da ogni comune italiano, ma la realtà è spesso diversa: molti comuni non hanno ancora implementato un PEBA, violando di fatto il diritto alla mobilità dei cittadini. Il PEBA che ogni amministrazione pubblica deve redigere deve includere:
- Mappatura delle barriere architettoniche esistenti: identificazione degli ostacoli fisici che limitano (o impediscono totalmente) la mobilità delle persone con disabilità;
- Pianificazione degli interventi: definizione e pianificazione delle azioni necessarie per rimuovere le barriere, con definizione delle priorità;
- Valutazione economica: Stima dei costi delle opere da realizzare e individuazione delle risorse finanziarie disponibili;
- Pianificazione temporale: programmazione delle tempistiche di realizzazione, con scadenze precise;
- Partecipazione attiva: coinvolgimento di associazioni, enti locali e cittadini nella pianificazione e nel monitoraggio degli interventi.
La mancata attuazione dei PEBA può comportare conseguenze legali significative, come dimostra ad esempio la condanna del 2022 del Comune di Pomezia da parte del Tribunale di Roma per la non totale accessibilità di numerosi luoghi e spazi pubblici della città, a causa di tardiva adozione del PEBA.
Il Tavolo Tecnico per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche
Il 29 luglio 2024, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato insediato un Tavolo Tecnico sui Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), segnando un momento cruciale nella lotta per l’accessibilità. Il Tavolo, presieduto da Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, vede la partecipazione di rappresentanti di ordini professionali come ingegneri, architetti e geometri, tecnici di vari ministeri, Vigili del fuoco, e rappresentanti di comuni e province d’Italia, nonché della conferenza Stato-Regioni e di associazioni della disabilità.
L’obiettivo principale di questo organismo è rivisitare le normative esistenti in materia di barriere architettoniche, valutare lo stato attuale dell’applicazione dei PEBA in Italia, e proporre linee guida aggiornate che possano garantire una regolamentazione uniforme e l’attuazione di tali piani su tutto il territorio nazionale.
Un aspetto innovativo di questo Tavolo è la volontà di esplorare l’uso delle nuove tecnologie, compresa l’Intelligenza Artificiale, per migliorare l’efficacia degli interventi e per monitorare costantemente la presenza di barriere architettoniche e sensoriali.
Tavolo Tecnico PEBA: norme, incentivi, formazione, tecnologie, informazione, comunicazione
Le parole chiave su cui, secondo Mario Barbuto, il gruppo di lavoro dovrà concentrarsi, con il proposito di raggiungere risultati concreti, sono: norme, incentivi, formazione, tecnologie, informazione, comunicazione.
Come ha sottolineato Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità, “La presenza di un numero e una varietà di attori istituzionali, amministrativi e tecnici così importante consente di puntare a una vera e propria svolta normativa e tecnica per compiere passi avanti verso quel mondo finalmente inclusivo e senza barriere per il quale continuiamo a lavorare ogni giorno”.
Tra gli obiettivi principali del Tavolo vi è l’adozione di linee guida aggiornate, con il coinvolgimento della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni. Queste linee guida dovranno garantire una regolamentazione uniforme dei PEBA, in linea con i principi di inclusione e progettazione universale. Inoltre, il Tavolo mira a introdurre strumenti incentivanti per i soggetti attuatori dei PEBA, promuovendo buone pratiche attraverso percorsi formativi che diffondano una cultura dell’accessibilità e dell’inclusione.