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8 Novembre 2024

Transizione 5.0: impianti di illuminazione e climatizzazione per negozi e alberghi ammessi all’incentivo

La misura Transizione 5.0 introduce incentivi a supporto della digitalizzazione e dell’efficientamento energetico per le imprese italiane. Una delle principali novità è la possibile estensione dell’ammissibilità anche agli impianti di climatizzazione e illuminazione in ambiti come alberghi, ospedali e negozi.

Questi impianti, considerati impianti tecnici di servizio e dunque esclusi dai precedenti incentivi (incentivi 4.0 – cfr. Circolare MiSE n. 177355/2018 punto 6), potrebbero invece rientrare nelle agevolazioni, a condizione che siano dotati di tecnologie avanzate per l’efficienza energetica.

Ricordiamo che la Circolare MiSE n. 177355/2018 (punto 6) specifica che tali impianti non sono direttamente correlati al funzionamento delle nuove macchine o impianti ammissibili, quindi non soddisfano i requisiti necessari.

Tuttavia, nelle attività di servizio, come nel caso degli alberghi, questi impianti rappresentano la base dell’erogazione stessa dei servizi. È difficile, infatti, immaginare un hotel, un ospedale o un negozio senza un adeguato sistema di climatizzazione o di illuminazione.

Questo tema è oggetto di un nuovo aggiornamento delle FAQ emesse Ministero delle Imprese e del Made in Italy per chiarire l’applicazione del Piano Transizione 5.0. Analizziamo di seguito quali sono i requisiti necessari affinché gli impianti di illuminazione e di climatizzazione vengano ammessi tra gli investimenti incentivabili.

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Illuminazione e climatizzazione: i requisiti per l’ammissione agli incentivi

Se questi impianti rispondono a specifici requisiti tecnologici – come l’adozione di sistemi intelligenti di gestione e monitoraggio dei consumi energetici – potrebbero rientrare nelle voci ammissibili indicate nell’allegato A, Legge 232/2016. In particolare, gli impianti devono essere dotati di componenti, sistemi e soluzioni per l’uso efficiente e il controllo dei consumi energetici e per la riduzione delle emissioni, così da contribuire attivamente agli obiettivi di sostenibilità della Transizione 5.0.

Gli impianti di climatizzazione e illuminazione devono quindi prevedere l’integrazione di tecnologie avanzate, come software di gestione energetica, sensori intelligenti e sistemi di monitoraggio. Tali impianti, nel caso siano dotati delle caratteristiche indicate, possono essere classificati all’interno della voce “componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni” del secondo gruppo dell’allegato A, rendendoli dunque ammissibili agli incentivi.

Esclusi i sistemi di produzione di energia

È importante notare che non tutti gli impianti di servizio saranno ammessi alla misura. Ad esempio, i sistemi di produzione di energia, come le centrali termiche, restano esclusi.

Un’eccezione è prevista solo per i sistemi di elettrificazione del calore alimentati da fonti rinnovabili, che possono rientrare nei criteri di ammissibilità come impianti di autoproduzione di energia. Tale deroga è prevista dall’art. 7, lettera c) del Decreto Attuativo della Transizione 5.0, che incentiva l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Applicazioni specifiche: hotel, ospedali e negozi

Un esempio concreto dell’applicabilità di questi incentivi è rappresentato dagli impianti di illuminazione e climatizzazione presenti in alberghi, ospedali e negozi. Questi sistemi, se gestiti tramite software di monitoraggio energetico e dotati di tecnologie avanzate per il risparmio energetico, rientrano nelle categorie previste dall’allegato A.

Scarica di seguito il PDF del MIMT che riassume i principali punti del Piano Transizione 5.0.

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Fonte: EdilTecnico

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