Aggiornamento del 28 gennaio 2022_Il Decreto Legge del 27 gennaio 2022, n. 4 (detto Sostegni Ter) è in Gazzetta.
Si potrebbe parlare di un Antifrode Bis vista la nuova stretta introdotta dal Decreto ‘Sostegni Ter’ sulla cessione del credito, per Superbonus e Bonus Edilizi, che dal 7 febbraio verrà limitata ad una sola volta.
Le nuove disposizioni sono contenute nel DL recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico” che prevede una modifica dell’art. 121 del Decreto Legge n. 34/2020.
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Le nuove modifiche potrebbero entrare in vigore il 7 febbraio 2022, data a partire dalla quale il credito di imposta per Superbonus, Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni, Sismabonus e Bonus Facciate sarà cedibile una sola volta.
Come fare nel il periodo di transizione? Per i crediti già oggetto di cessione, al 7 febbraio si potrà procedere con una sola ulteriore cessione. I contratti che violeranno le nuove norme sulle cessioni del credito saranno considerati nulli.
Una novità che non è stata ben vista dalle associazioni RTP, ANCE e FederlegnoArredo che attraverso comunicati esprimono le proprie posizioni sulla nuova stretta in arrivo.
Vediamo quali sono le modifiche previste per l’art. 121 e 122 del Decreto Rilancio e introdotte dall’articolo 28 del DL n.4 del 27 gennaio 2022.
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Come cambia il decreto Rilancio
Con la nuova stretta, i beneficiari della detrazione potranno cedere il credito ad altri soggetti, come le banche, ma questi non potranno cederlo a loro volta. I fornitori che decidono di praticare lo sconto in fattura potranno cederlo ad altri soggetti ma a questi ultimi sarà impedito di cederlo ulteriormente.
Ecco le modifiche che interessano l’art. 121, comma 1 e l’art.122, comma 1 del DL 34/2020:
1. I soggetti che sostengono, negli anni 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024, spese per gli interventi elencati al comma 2 possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente:
a) per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successiva cessione del credito cedibile dai medesimi ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari senza facoltà di successiva cessione;
b) per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari senza facoltà di successiva cessione.
All’articolo 122, comma 1, dopo le parole «altri intermediari finanziari» sono inserite le seguenti: «, senza facoltà di successiva cessione».
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RTP: i professionisti tecnici preoccupati dalla stretta sulla cessione del credito
La Rete Professioni Tecniche esprime forte preoccupazione sulle misure contenute nel testo.
A detta della RTP, queste modifiche continue generano incertezza e confusione tra gli operatori del settore e tra i cittadini beneficiari che rischiano di ridurre fortemente l’efficacia dei provvedimenti.
Quelle relative alla limitazione della cessione del credito rappresentano un ulteriore ostacolo che toglie forza agli incentivi. RTP pur comprendendo perfettamente l’esigenza del Governo di evitare frodi e speculazioni, ritiene che gli strumenti informatici e l’utilizzo delle banche dati e delle informazioni a disposizione, in tempo reale, dell’Agenzia delle Entrate siano perfettamente in grado di poter verificare tempestivamente tutti i possibili passaggi successivi delle cessioni, anche tra società controllate, evitando così che si commettano abusi, costituendo anche un forte deterrente.
Per questo motivo, viene richiesto di fare un passo indietro, lasciando le possibilità attuali di cessione del credito e di potenziare i controlli utilizzando tutte le possibilità oggi consentite.
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ANCE: ogni mese una nuova norma che genera confusione e rischia di fermare i cantieri
“L’ennesima modifica alle misure in corso, con il limite alla cessione dei crediti, rischia di bloccare le imprese e penalizzare le famiglie più bisognose. Non è così che si fermano le frodi…Basta con i continui cambiamenti. L’incertezza delle regole, anche con provvedimenti retroattivi, scoraggia il mercato e le imprese più serie”. Queste le parole del Presidente ANCE, Gabriele Buia, che ha poi aggiunto: “giusto l’obiettivo di contrastare le frodi ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato”.
Il Presidente ANCE ha poi ricordato: “Non è la prima modifica in corso al funzionamento dei bonus edilizi, Ogni mese ci troviamo di fronte a qualche nuova norma che genera confusione e rischia di fermare i cantieri”
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FederlegnoArredo: servono immediati chiarimenti
FederlegnoArredo si augura che le notizie di stampa che stanno circolando in queste ore sull’ipotesi di una stretta sulla cessione del credito per i bonus edilizi prevista dal DL Sostegni Ter siano destituite di fondamento.
In caso contrario, Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo ha dichiarato: “ci troveremmo costretti a prendere atto che il Governo ha deciso di rinnegare sé stesso, gettando imprenditori e famiglie nel caos più completo e bloccando un settore trainante come lo è l’edilizia per l’intero Paese”.
“Una decisione davvero incomprensibile, oltre che ingiustificata, che renderebbe, di fatto, l’opzione dello sconto in fattura inapplicabile da parte di tutti gli imprenditori, grandi e piccoli, che proprio sulla base di quanto deciso con la legge di Bilancio di fine anno, hanno pianificato investimenti e piano di lavoro. Chiediamo al Governo un immediato chiarimento affinché non venga prevista nessuna modifica all’attuale meccanismo di cessione del credito dal Governo stesso recentemente deliberato”.
> Scarica il testo del Sostegni Ter <
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