L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha chiarito, con il parere di precontenzioso n. 102 del 19 marzo 2025 (scaricabile a fine articolo), un importante principio in materia di appalti pubblici per servizi di ingegneria e architettura: i compensi spettanti ai professionisti incaricati non possono essere subordinati all’esito positivo di una domanda di finanziamento.
Oggetto della delibera è il caso di una controversia riguardante una gara indetta da un Consorzio di Bonifica dell’Abruzzo, sollevata da OICE (l’associazione delle società di ingegneria e architettura).
Analizziamo di seguito il parere dell’ANAC emesso in merito al caso.
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Codice dei contratti pubblici
Il volume, alla sua seconda edizione, presenta il testo integrale del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36), aggiornato al c.d. “Decreto correttivo” di cui al D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209 e alla L. 21 febbraio 2025, n. 16, di conversione del c.d. “Decreto cultura”.Nelle norme novellate dal legislatore è riportato in grassetto il testo attualmente in vigore, con evidenza, però, anche di quello abrogato, applicabile nelle procedure di gara bandite fino al 30 dicembre 2024. Le disposizioni del Codice, completo dei relativi allegati attuativi, sono integrate da numerose annotazioni illustrative delle norme complementari, della prassi amministrativa, degli orientamenti giurisprudenziali più significativi e degli atti di regolazione dell’ANAC, aggiornati al 25 febbraio 2025, al fine di assicurare agli operatori del public procurement il materiale necessario per districarsi nella faticosa attività di ricognizione delle varie previsioni connesse alla disciplina dell’evidenza pubblica. La versione digitale della pubblicazione, in formato eBook raggiungibile tramite un QR code presente all’interno del volume, è disponibile nella sezione “Professionisti e imprese” del sito web Appalti&Contratti. Costantemente aggiornata e arricchita con numerosi richiami ipertestuali alla normativa complementare, ai principali atti dell’ANAC, alla prassi amministrativa e agli orientamenti giurisprudenziali più recenti, permette di navigare agevolmente tra le pagine del Codice e di visualizzare in un click la ricca trama degli atti normativi e di regolazione della materia.
Avv. Samuel BardelloniLegale esperto di procedure di evidenza pubblica presso l’Agenzia del demanio – Struttura per la progettazione. Autore di diversi articoli di commento sulle norme dettate in materia di public procurement.Prof. Avv. Dario CapotortoAvvocato, Professore Associato abilitato in Diritto Amministrativo. Docente di Diritto degli Appalti Pubblici presso il Dipartimento di Diritto ed Economia delle imprese della Sapienza Università di Roma (RTT). Autore di diversi saggi e monografie in tema di contrattualistica pubblica, regolazione e concorrenza. Partner presso lo studio Vinti & Associati.
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L’illegittimità della clausola sospensiva
Oggetto della contestazione era una clausola del disciplinare di gara che prevedeva l’erogazione dei compensi — inclusivi di onorari e spese — solo in caso di ottenimento del finanziamento. Secondo l’ANAC, tale previsione è in contrasto con la normativa vigente in materia di contratti pubblici, poiché mina alla base il principio della giusta e certa remunerazione delle prestazioni professionali.
La stazione appaltante, infatti, non può subordinare il pagamento di prestazioni già rese all’ottenimento di risorse esterne: un tale approccio viola i principi di correttezza, economicità e certezza dei rapporti contrattuali.
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Tariffe ministeriali: parametro vincolante
Nel parere, l’Autorità ribadisce che le tariffe ministeriali costituiscono parametro vincolante e inderogabile per la determinazione dei compensi nei servizi di ingegneria e architettura. Questo implica che la remunerazione per tali attività deve essere calcolata in base a criteri oggettivi e normati e non può essere decisa arbitrariamente o, peggio, condizionata da eventi futuri incerti come l’ottenimento di un finanziamento.
Nel caso specifico, il disciplinare prevedeva una remunerazione forfettaria massima per due anni, a fronte di prestazioni fondamentali ai fini della richiesta di finanziamento. Anche questa impostazione è stata considerata non conforme dalla stessa ANAC, in quanto elude l’applicazione delle tariffe ministeriali obbligatorie.
Il caso del DOCFAP: servizio da affidare separatamente
Particolare attenzione è stata posta al DOCFAP (Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali), documento propedeutico alla progettazione e richiesto ai fini della domanda di finanziamento.
ANAC ha evidenziato che tale documento rientra pienamente nei servizi di ingegneria e architettura e come tale deve essere remunerato nel rispetto delle tariffe ministeriali.
Inoltre, l’Autorità ha sottolineato che il DOCFAP non può essere affidato congiuntamente al primo livello di progettazione, cioè al Progetto di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE), in quanto si tratta di una fase precedente. Di conseguenza, la stazione appaltante deve indire una procedura separata per l’affidamento di tale servizio.
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L’invito ad agire in autotutela
In conclusione, con il parere n. 102 del 19 marzo 2025, l’ANAC ha ritenuto non conforme alla normativa l’operato della stazione appaltante, che aveva subordinato i compensi dei servizi di ingegneria e architettura all’ottenimento del finanziamento.
L’Autorità ha chiarito che anche le attività preliminari alla richiesta di finanziamento devono essere remunerate secondo le tariffe ministeriali.
Inoltre, ha specificato che il DOCFAP, in quanto documento propedeutico alla progettazione, non può essere affidato congiuntamente al PFTE e necessita di una procedura separata.
Infine, la stazione appaltante è invitata ad agire in autotutela per ristabilire la correttezza procedurale.
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Quest’opera costituisce uno strumento operativo per la conoscenza e l’utilizzo delle modifiche normative introdotte dal Nuovo Codice degli Appalti (decreto legislativo n. 36/2023) nei vari ambiti delle procedure relative ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.Anche per questo quaderno l’organizzazione del testo ha mantenuto l’impostazione di riconoscibilità delle informazioni presentate in modo da facilitare la consultazione dei vari argomenti trattati utilizzando schemi e tabelle che restituiscono con immediatezza gli aspetti di sintesi dei vari argomenti.Le parti di testo con i riferimenti normativi (riportate integralmente) sono limitate soltanto agli elementi di maggior rilevanza per consentire l’immediata verifica del dettato normativo letterale degli aspetti più importanti.Sono affrontati tutti i temi e gli aspetti teorico.pratici per il direttore dei lavori, nello specifico: Il responsabile unico del procedimento
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Contenzioso e strumentiMarco AgliataArchitetto, libero professionista, impegnato nel settore della programmazione, esecuzione e monitoraggio di opere pubbliche e private, esperto di problematiche ambientali, energetiche e della sicurezza.Svolge attività di consulenza per Enti pubblici e privati sulla programmazione e utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie, progettazione, direzione lavori, attuazione, gestione e manutenzione degli interventi con particolare riguardo al recupero edilizio, difesa del suolo, valorizzazione territoriale e sostenibilità ambientale.È autore di numerosi volumi in materia di opere pubbliche e problematiche ambientali.
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