Il vademecum in pdf “Prime indicazioni per la realizzazione in sicurezza di interventi volti al superamento dell’emergenza post alluvione in Emilia-Romagna ed al ripristino delle condizioni di usabilità dei locali di vita e di lavoro” è stato realizzato dal gruppo di lavoro di esperti che hanno tenuto il convegno aperto al pubblico “Dopo l’acqua: come ripristinare la salubrità nei nostri edifici”, presso la Rocca Estense di Lugo (RA) il 21 giugno 2023.
Un’iniziativa rivolta ai professionisti e ai cittadini con l’obiettivo di informare su quali sono le precauzioni da adottare sulle costruzioni colpite dagli allagamenti lo scorso maggio al fine di eseguire in sicurezza le operazioni di prima ripulitura di rifiuti e detriti causati dall’alluvione. L’incontro è stato organizzato dagli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri e dal Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Ravenna, con la moderazione dell’ Arch. Pier Currà.
Daniele Stevoli, Lucia Rosaria Mecca, Marco Argiolas, Marco Manca e Gualtiero Piccinni, gli esperti presenti al convegno e autori del vademecum che presentiamo in questo articolo.
>> Vorresti ricevere approfondimenti come questo? Clicca qui e iscriviti alla newsletter di Patologie Edilizie
Vediamo di seguito quali sono le fasi operative indicate nel vademecum in pdf >> scaricabile qui<< con evidenza del rischio potenziale, dell’adempimento corretto e delle imprudenze da evitare.
Non perderti: Patologie edilizie nelle costruzioni post allagamenti. Quali precauzioni adottare?
Perché un vademecum?
L’evento alluvionale del 15-19 maggio 2023 ha provocato in alcuni territori dell’Emilia-Romagna (province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna) gravi problematiche prevalentemente alla viabilità ed alle reti infrastrutturali, soprattutto nella fascia collinare montana endemicamente colpita da crolli dovuti ad eventi di instabilità dei versanti (frane, smottamenti, cedimenti stradali).
Il vademecum in pdf intende fornire alcune indicazioni relative alla realizzazione in sicurezza delle opere funzionali al ripristino delle condizioni di usabilità dei fabbricati e delle infrastrutture nei territori colpiti dall’alluvione ed individuati da apposito provvedimento legislativo. Si tratta principalmente di interventi di manutenzione straordinaria e di interventi di messa in sicurezza. Gli scenari operativi per i principali lavori necessari al ripristino sono differenziati in due principali contesti:
- zone di pianura, soggette ad allagamento: il cessare dell’allerta idraulica ed il ripristino della viabilità dovrebbe comportare un rientro alle condizioni di sicurezza abbastanza completo in tempi ragionevolmente brevi: in tali zone le attività di ripristino assumeranno la connotazione dei normali cantieri di ingegneria civile e di manutenzione straordinaria all’interno dei luoghi di vita e di lavoro. Potranno comunque verificarsi assestamenti del substrato e processi di degrado di elementi edilizi di rilevanza strutturale, specie nelle opere di supporto alle reti ed alla viabilità; particolare attenzione dovrà essere posta ai cedimenti di strutture temporanee poggiate sul terreno (gru a torre, silos, ponteggi, …);
- zone di collina, dove il pericolo, a volte non direttamente localizzabile, di fenomeni di instabilità può permanere per un periodo più prolungato: in tali ambiti occorre procedere con cautela, anche negli accessi, in quanto i processi ancora in atto possono potenzialmente mettere a repentaglio sia l’incolumità degli operatori che la stabilità dei fabbricati.
Potrebbe interessarti: Consigli fai da te per l’estrazione dell’acqua dagli edifici
Indicazioni operative: prima pulitura e rimozione di rifiuti e detriti
Nelle operazioni, soprattutto di prima emergenza quali spalatura del fango, rimozione delle acque stagnanti da allagamenti, rimozione di materiali ingombranti dai locali danneggiati, possono presentarsi diversi profili di rischio dovuti alla natura delle operazioni ed alla scarsa consapevolezza della composizione e consistenza di ciò che si va a rimuovere o movimentare.
Controllo preliminare di impianti e macchinari
Occorre prestare la massima attenzione alla parte impiantistica dei contesti in cui sa va ad operare. Non tutte le parti impiantistiche, i macchinari, gli elettrodomestici interessati da allagamenti sono necessariamente, definitivamente, inefficienti ma i controlli su tali aspetti devono essere effettuati da personale tecnico abilitato.
Le Unità Operative di Sicurezza Impiantistica e Antinfortunistica stanno offrendo supporto specialistico per la riattivazione urgente di strutture pubbliche coinvolte nell’emergenza alluvione; il personale di tali Unità Operative potrà fornire, su richiesta e compatibilmente con le risorse disponibili, assistenza in materia di sicurezza di impianti elettrici, ascensori/montacarichi ed impianti termici, installati in scuole, centri di aggregazione ed in altre strutture pubbliche che necessitino di urgente riattivazione, anche effettuando sopralluoghi congiunti con il personale tecnico messo a disposizione dai Comuni.
Controllo dei contesti operativi
Bisogna avere la consapevolezza dei luoghi in cui ci si trova ad operare e delle possibili situazioni di riproposizione del rischio idraulico ed idrogeologico, individuando percorsi di fuga in caso di nuova emergenza.
Viabilità e macchine operatrici
Occorre avere attenzione alla presenza di mezzi e macchine operatrici (mezzi per carico e trasporto alla discarica/punto di conferimento autorizzato dei cumuli di rifiuti, mezzi di aspirazione idrica e spurgo, mezzi degli Enti di Protezione Civile e comunque autorizzati all’accesso nei luoghi operativi, ..), segnalando gli spazi di operatività.
Opere post emergenziali di ripristino degli edifici
Queste operazioni, che nei casi più frequenti riguarderanno aspetti impiantistici (rimessa in efficienza di impianti elettrici ed elettromeccanici, impianti idraulici e fognari), finiture edili (intonaci, ritinteggiature, …) saranno da effettuarsi applicando integralmente i disposti normativi del Titolo IV, Capo I del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., ovvero, in caso di presenza – anche non contemporanea – di più imprese, il Committente dovrà nominare un Coordinatore per la Sicurezza, che redigerà i documenti previsti dall’art. 91 ed eseguirà il coordinamento delle attività come previsto dall’art. 92.
In tutti i casi il Committente dovrà verificare l’idoneità tecnico professionale delle imprese ed adempiere gli altri aspetti legati al proprio ruolo in base all’art. 90.
>> Scarica il pdf completo con tutte le indicazioni operative da seguire per il ripristino locali post alluvione <<
Per saperne di più
youtube.com/@patologiaedilizia880
Consigliamo
Foto:iStock.com/Marc Bruxelle