Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ha pubblicato un rapporto dettagliato del Centro Studi che evidenzia una continua crescita del numero di laureati in ingegneria in Italia.
Questo fenomeno, che si manifesta sia nei corsi di laurea di primo livello che in quelli magistrali, rappresenta una tendenza in aumento da oltre un decennio, con un incremento del 43% nel 2023 rispetto all’anno precedente e quasi del 49% negli ultimi dieci anni.
Vediamo di seguito alcuni dati analizzati nel report CNI dedicato ai Laureati in ingegneria nell’anno 2023.
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Concorso Istruttore e Istruttore direttivo – Area tecnica Cat. C e D negli Enti locali
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Stefano Bertuzzi, Cristina Brugoni, Gianluca Cottarelli, Celine Cusumano, Marco Ventura | Maggioli Editore 2023
Crescita e trasformazione del settore
La laurea in ingegneria continua ad attrarre le giovani generazioni, posizionandosi insieme agli studi economici tra le scelte accademiche più popolari. Questo interesse è sostenuto da condizioni di mercato favorevoli, con una domanda di figure tecniche che supera di gran lunga l’offerta e corsi di laurea che forniscono competenze immediatamente spendibili sul mercato.
Nel 2023, il numero di laureati magistrali in ingegneria ha raggiunto quasi 26.700, uno dei valori più elevati di sempre, rispetto ai 16.380 del 2013 e ai 13.536 del 2010. Analogamente, i laureati di primo livello hanno superato le 30.000 unità, con oltre l’80% di questi che prosegue verso il conseguimento del titolo magistrale.
Settori emergenti e dinamiche di iscrizione
Un cambiamento significativo si sta verificando nelle iscrizioni ai corsi di ingegneria, con una crescita costante nei settori industriale e dell’informazione, mentre si osserva un rallentamento nei settori civile-edile e ambientale.
In particolare, per il secondo anno consecutivo, il corso magistrale con il maggior numero di laureati è stato quello di ingegneria gestionale.
Anche l’ingegneria biomedica ha visto un notevole incremento, con un aumento del 22% in un solo anno, raggiungendo 2.103 laureati nel 2023.
L’ingegneria meccanica continua a mantenere una media di 3.500 laureati magistrali all’anno.
Diminuzione nelle iscrizioni ai corsi di Ingegneria Civile
Mentre il settore delle costruzioni registra ancora buoni numeri, il trend è in progressivo ridimensionamento. Nel 2023, i laureati in ingegneria civile sono stati 1.755 e quelli in Architettura e Ingegneria edile-architettura 1.876, segnando una flessione del 78% rispetto al 2022.
Nonostante ciò, il mercato continua a manifestare una domanda maggiore rispetto all’offerta anche per gli ingegneri edili, il che potrebbe incentivare una ripresa delle iscrizioni a questi corsi.
Aumento delle donne ingegnere
Un fenomeno rilevante è l’incremento delle donne laureate in ingegneria. Sebbene rappresentino ancora una minoranza, nell’ultimo decennio si è osservato un notevole aumento. Nel 2013, le laureate magistrali costituivano il 26,3% del totale, percentuale che è salita al 30% nel 2023.
Le donne sono particolarmente numerose nei corsi di Ingegneria biomedica e Architettura e Ingegneria edile-architettura, dove hanno rappresentato la maggioranza assoluta nel 2023, mentre in altri settori come Ingegneria chimica, dei sistemi edilizi e per l’ambiente e il territorio, hanno superato il 45% dei laureati.
Dichiarazioni e previsioni
Il Presidente del CNI, Angelo Domenico Perrini, ha sottolineato come i dati del Centro Studi delineino un settore dell’ingegneria in continua evoluzione, con una crescita significativa di ingegneri gestionali, biomedici e meccanici.
Ha inoltre evidenziato l’aumento della quota di donne laureate in ingegneria come segno di un mercato del lavoro in rapida trasformazione, dettato dalla rivoluzione tecnologica. Il CNI si propone di monitorare e rappresentare questi cambiamenti complessi, con forti implicazioni sul lavoro degli ingegneri e molti aspetti della quotidianità.
Sfide e opportunità per il futuro
Il Presidente del Centro Studi CNI, Marco Ghionna, ha commentato che i dati attuali mettono in evidenza una fase di trasformazione radicale del settore ingegneristico. L’ingegneria gestionale, dell’informazione, biomedica e meccanica sono ora scelte di studio molto popolari tra i giovani, indicando un cambiamento significativo rispetto al passato. Questo scenario presenta sfide per il sistema ordinistico, che deve sviluppare una capacità di dialogo con le nuove generazioni di ingegneri e rispondere alle loro esigenze e aspettative.
Dal comunicato stampa a cura di Antonio Felici, capo ufficio stampa CNI