>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis
Con tale semplificazione, le stazioni appaltanti non dovranno impiegare risorse per forme di pubblicità a pagamento pertanto le stesse non addebiteranno costi agli aggiudicatari per avvisi e bandi pubblicati a partire dal 1° gennaio 2024.
L’avvio delle nuove procedure è stato annunciato anche sul sito della Gazzetta Ufficiale dedicato alle inserzioni online, attraverso la seguente nota:
“Si ricorda che dal 1° gennaio 2024 acquisteranno efficacia le disposizioni del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. n.36/2023) in tema di pubblicazione dei bandi e degli avvisi di gara. Pertanto, da quella data la pubblicità di tali atti sarà garantita dalla Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) nei termini e secondo le modalità riportate nella Delibera n. 263 del 20.06.23, adottata dall’ANAC in attuazione dell’art. 27 del nuovo Codice. Gli effetti giuridici degli atti oggetto di pubblicazione, a partire dal 1° gennaio 2024, decorreranno dalla data di pubblicazione nella citata Banca dati, come sancito al comma 2 dell’art. 27 (“Pubblicità legale degli atti”) e al comma 4, ultimo periodo, dell’art. 85 (“Pubblicazione a livello nazionale”) del D.lgs. n. 36/2023. Nel frattempo, fino al 31 dicembre 2023, gli avvisi e i bandi sono pubblicati, ai fini della decorrenza degli effetti di legge, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, V Serie Speciale – Contratti Pubblici.”
Vediamo meglio come funziona il nuovo servizio.
Potrebbe interessarti: Codice appalti: limiti e difficoltà interpretative dell’avvalimento
Come funziona il servizio
La piattaforma Anac, parte integrante della Banca Dati Anac, garantirà la pubblicità legale degli atti, trasmettendo i dati all’Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea per bandi e avvisi di appalti di importo pari o superiore alle soglie europee.
La Banca dati Anac prenderà in carico quotidianamente le richieste di pubblicazione trasmesse attraverso le piattaforme digitali da parte delle stazioni appaltanti, trasmettendole all’Ufficio europeo.
Per gli affidamenti inferiori alla soglia di rilevanza europea, la Banca Dati Anac garantirà direttamente la pubblicità nazionale sulla sua piattaforma.
Dalla data di pubblicazione degli atti nella Banca Dati Anac, le stazioni appaltanti dovranno rendere accessibili i documenti di gara, garantendo l’accesso fino al completamento della procedura e all’esecuzione del contratto.
La responsabilità della correttezza e veridicità delle informazioni contenute negli atti trasmessi alla Banca Dati Anac sarà a carico delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti.
Non perderti: Con il DL Proroghe cambia il Codice Appalti
Nuovo servizio attivo dal 2 gennaio 2024
Sono previste tre sezioni (bandi e avvisi di indizione, esiti di gara, altri avvisi), il servizio mette inoltre a disposizione filtri per una ricerca agevolata. Il nuovo servizio pubblicità legale sarà accessibile al link dedicato a partire dal 2 gennaio 2024, senza la necessità di credenziali di accesso.