Con un emendamento al Milleproroghe (conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198), viene presentata la proposta di una proroga del Superbonus 110 per le unifamiliari.
Ricordiamo che per questa tipologia di immobili, al momento è previsto che, nei casi in cui al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo, l’agevolazione è applicabile nella sua percentuale massima al 110%, fino al 31 marzo 2023. Se dovesse essere accolta la proposta, presentata da Fratelli d’Italia, la scadenza slitterebbe al 30 giugno 2023.
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Tuttavia, quello di FdL non è l’unico emendamento presentato sul Superbonus, anche M5S, Forza Italia e il Partito Democratico propongono di intervenire sul 110.
Difatti il M5S, con un emendamento, propone una proroga dei termini per il 110% sulle unifamiliari. Ovvero per il termine di conclusione lavori, il 30 giugno 2023 e come termine per lo stato di avanzamento lavori al 30%, il 31 dicembre 2022.
Ad ogni modo, va precisato che resterebbero invariate le condizioni per chi ha invece avviato i lavori il 1° gennaio 2023. In tal caso il Superbonus spetta nella misura del 90% sino al 31 dicembre 2023.
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Non solo unifamiliari, nella proposta anche le case popolari
Ad essere soggette ad un’eventuale riformulazione della scadenza, anche le case popolari, ovvero gli immobili, di proprietà degli Istituti autonomi case popolari (Iacp) o gestiti per conto dei Comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica.
Ricordiamo che per questa tipologia di immobili, al momento, la detrazione del 110% è prevista fino al 30 giugno 2023 e spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 se alla data del 30 giugno 2023 sono stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.
Con un emendamento, Forza Italia propone una modifica all’ultimo periodo del comma 8-bis dell’ articolo 119, del decreto Rilancio (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77) che interessa proprio gli immobili adibiti ad edilizia residenziale pubblica. Le parole: “per i quali alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023” verrebbero sostituite dalle seguenti: “la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024”.
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ll PD, invece, propone una riformulazione del comma 8-bis, con la sostituzione delle parole “alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023“ con le seguenti: “alla data del 31 dicembre 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024“..
Va precisato che si tratta di proposte (emendamenti segnalati il 24 gennaio 2023), pertanto per avere la totale certezza delle nuove scadenze, bisognerà attendere la conversione in legge del decreto.
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