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2 Novembre 2021

Opere PNRR, DURC e subappalto: nasce un osservatorio per monitorare i cantieri

Osservatorio cantieri pnrr

Aggiornamento del 2 novembre 2021_Nasce un Osservatorio nazionale per monitorare l’applicazione delle ultime novità in materia di sicurezza nei cantieri.

L’accordo è stato siglato il 25 ottobre 2021 presso il Ministero delle Infrastrutture dal ministro Enrico Giovannini e i dai tre segretari generali dei sindacati dell’edilizia Vito Panzarella (Feneal Uil), Alessandro Genovesi (Fillea Cgil) e Enzo Pelle (Filca Cisl).

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Si tratta di un accordo che va a ribadire e rinnova le intese con i sindacati, sottoscritte già con il precedente governo, e che trova applicazione per tutte le opere finanziate dal Pnrr e dal Fondo complementare.

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L’Osservatorio nazionale sarà composto dai rappresentanti del Mims e dei sindacati, ma anche dalle principali stazioni appaltanti pubbliche vigilate (tar le quali Rfi, Anas e Autorità portuali) e da rappresentanti del ministero del Lavoro.

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Qual è il compito dell’Osservatorio?

Dal mese di novembre entreranno in vigore alcune novità che interessano:

Nello specifico, si tratta dell’introduzione del trattamento economico e contrattuale dei subappaltatori equiparato a quello delle imprese capofila, e del DURC di congruità, che impone che il costo della manodopera impiegate nei cantieri sia congrua in relazione a parametri (in accordo tra sindacati e imprese).

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Tra i compiti dell’Osservatorio rientra la vigilanza sul lavoro in cantiere, che potrà essere svolto h24 e 7 giorni su 7, aumentando le assunzioni e riformulando i turni di lavoro aggiuntivi per evitare orari di lavoro straordinari che mettono a rischio salute e sicurezza.

Il Ministro del MIMS ha dichiarato: “L’applicazione dei contratti nazionali di lavoro e la sicurezza di filiera saranno ancora più attenzionate a partire dal primo novembre, quando entrano in vigore le nuove norme sul subappalto e il Durc di Congruità recentemente introdotto dal Ministero del Lavoro: ogni lavoratore va tutelato, anche quello che svolge le proprie attività nell’ultima azienda operante in un grande cantiere. Sul fronte della qualità del lavoro e della riqualificazione delle stazioni appaltanti stiamo formando 15 mila Responsabili unici del procedimento (Rup) degli uffici gare delle stazioni appaltanti di tutta Italia, di cui 5 mila al Sud. Oggi stesso inizia il corso avanzato per i responsabili delle grandi centrali di lavoro: trecento professionisti che mettono in gara lavori per decine di miliardi di euro”.

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Giovannini ha poi spiegato: “Siamo in un momento particolarmente importante: le opere sono o in fase di realizzazione oppure in fase di avvio. L’attenzione del governo alla sicurezza e alle lotte alle disugaglianze, per un lavoro dignitoso, passa anche per il superamento delle disuguaglianze di genere. Tutti questi elementi sono alla base di una serie di azioni che oggi vendono un rafforzamento in termini di operativita’”.

I Segretari Generale di FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Vito Panzarella, Enzo Pelle e Alessandro Genovesi, hanno dichiarato: “l’intesa firmata oggi con il Ministro Giovannini, che ringraziamo per la sensibilità, rafforzerà – ora che stanno partendo centinaia di nuovi cantieri pubblici – l’attuazione di tutele previste dagli accordi sindacali e da importanti norme che entreranno in vigore dal primo novembre, mirate a rafforzare la qualità dell’occupazione, la sicurezza e la formazione (dal rispetto degli orari e divieto di straordinari, alla parità di trattamento e applicazione dello stesso CCNL lungo tutta la filiera dei sub appalti, al Durc per Congruità). Il tutto coinvolgendo sin dall’avvio dei cantieri Ministero e Stazioni Appalti (e formando i relativi RUP), tenendo insieme qualità delle opere, sostenibilità ambientale, tutela e valorizzazione dei lavoratori“.

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Fondazione INARCASSA: perché esclusi i professionisti tecnici?

All’indomani dalla nascita dell’Osservatorio Cantieri, il Presidente di Fondazione Inarcassa, Ing. Franco Fietta mette in luce un problema, ovvero la mancata rappresentanza nell’Osservatorio nazionale delle professioni tecniche.

A detta del Presidente, in questo modo si esclude chi vive in cantiere questi problemi, in quanto responsabili in pieno come professionisti della sicurezza: “Dispiace apprendere che le professioni tecniche siano rimaste escluse dalla rappresentanza nell’Osservatorio Nazionale per la Sicurezza nei Cantieri. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili si è fatto promotore di una iniziativa lodevole, fondamentale in questa fase delicata per il nostro paese alle prese con il rilancio dell’economica attraverso i programmi e i progetti del PNRR e del Fondo complementare. È fondamentale tenere i riflettori accesi sul tema della sicurezza nei cantieri e bene ha fatto il ministero a impegnarsi con questo nuovo strumento per promuovere il tema della qualità del lavoro e la sicurezza in tutte le opere pubbliche. Per questo lamentiamo la mancata rappresentanza nell’Osservatorio nazionale delle professioni tecniche, che non sia stata prevista, cioè, la rappresentanza di chi vive in cantiere questi problemi, in quanto responsabili in pieno come professionisti della sicurezza”. 

Fietta ha poi aggiunto: “Sul tema della sicurezza nei cantieri deve esserci la massima sinergia tra tutti gli attori che operano in prima linea. I dati recentemente resi noti dall’Inail non devono trarci in inganno. Come spiega l’Istituto nell’ultimo periodico statistico “Dati Inail”, la chiusura dei cantieri nel 2020 a causa della pandemia da Covid-19 ha determinato un drastico calo degli infortuni sul lavoro. Purtroppo, già a partire dal 2021, la ripresa del settore edile come conseguenza dei progetti funzionali al PNRR e il potenziamento dei bonus fiscali legati all’edilizia, determinerà un probabile incremento del fenomeno infortunistico.

Fondazione Inarcassa, che tutela le istanze di circa 170mila architetti e ingegneri liberi professionisti, spesso impegnati quotidianamente nei lavori di cantiere, ad esempio come coordinatori della sicurezza, è da sempre attenta al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ribadiamo, dunque, la disponibilità a mettere in campo le competenze e la professionalità maturate dagli architetti e ingegneri liberi professionisti sul campo in relazione alle numerose iniziative promosse dal Ministero sui temi della sicurezza e degli appalti”.

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Foto:iStock.com/Kings Access

Fonte: EdilTecnico

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