Il DM 12 aprile 2022 è stato pubblicato in Gazzetta. Attraverso il provvedimento normativo viene approvato il piano di riparto delle risorse per l’implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel della rete viaria principale.
Si tratta di un fondo complementare al PNRR – Missione 3 – di 450 milioni di euro da destinare al censimento delle opere, all’acquisto della strumentazione e all’utilizzo del BIM.
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Vediamo nel dettaglio la destinazione delle risorse e cosa prevede il piano degli interventi.
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Destinazione delle risorse
La somma complessiva di euro 450 milioni di euro, articolata in euro:
- 25 milioni per l’anno 2021,
- 50 milioni per l’anno 2022,
- 100 milioni per l’anno 2023,
- 100 milioni per l’anno 2024,
- 100 milioni per l’anno 2025,
- 75 milioni per l’anno 2026.
Si legge nel Decreto che la cifra è destinata al finanziamento di programmi finalizzati all’implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel della rete viaria principale nazionale SNIT di 1° livello in gestione alla società ANAS S.p.a. ed alle società autostradali che operano in regime di concessione.
I programmi, la cui finalità riguarda il miglioramento della sicurezza delle strutture dei ponti, viadotti e gallerie, devono assicurare:
- l’attuazione di un sistema integrato di censimento, classificazione e gestione dei rischi per 12 mila opere d’arte della rete viaria;
- la strumentazione di 6.500 opere d’arte, delle suddette 12 mila, mediante:
- la predisposizione e l’attuazione di un sistema di monitoraggio dinamico con controllo da remoto;
- la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali in modo strutturale e attraverso un processo iterativo (analisi della rete, sopralluoghi, gestione del sistema digitalizzato, classificazione delle priorità, attuazione degli interventi);
- l’adozione del modello BIM (Building Information Modeling) per 200 opere d’arte, comprese nelle suddette opere oggetto di controllo.
Come spiegato sul sito Italiadomani.gov, l’investimento interessa il progetto Strade Sicure nato con il fine di raccogliere informazioni, dati e conoscenze sufficienti sullo stato di manutenzione di ponti, viadotti, cavalcavia e gallerie della rete stradale affinché venga garantita una pianificazione proficua dei lavori di manutenzione necessari per assicurare collegamenti sicuri tra i più importanti centri economici del Paese.
Su questa base, poi, verranno selezionate le strutture che si trovano nelle condizioni più critiche, sulle quali applicare il monitoraggio tecnologico e per le quali verranno progettate le opere di riparazione, di messa in sicurezza o di sostituzione e sviluppati progetti pilota, caratterizzati dall’utilizzo di tecniche e materiali di intervento innovativi.
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Il piano degli interventi
Entro due mesi dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale, ovvero entro il 31 luglio 2022, i gestori stradali e autostradali trasmettono alla direzione generale per le strade e le autostrade, l’alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali e alla Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali l’elenco delle opere soggette al monitoraggio dinamico ed il piano delle attività.
Entro cinque mesi dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale, ovvero entro il 31 ottobre 2022, la direzione generale per le strade e le autostrade, l’alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali, sentita l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, approva i piani presentati con provvedimento espresso.
Il piano contiene le attività finalizzate all’implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel della rete viaria principale e deve riportare i seguenti elementi:
a) tipologia di struttura individuata e coerenza della scelta con quanto previsto dal presente decreto;
b) cronoprogramma degli interventi.
Il piano contiene le schede descrittive e riepilogative di ciascun intervento da realizzare e una relazione rappresentativa dei risultati attesi. Le attività relative al censimento, l’acquisizione dei dati e la loro elaborazione confluiranno nell’Archivio nazionale dei lavori pubblici (AINOP).
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