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30 Settembre 2020

Mappe catastali AdE, più libere e facili da consultare

mappe catastali

L’Agenzia delle Entrate, in accordo con la Direttiva europea 2007/2/CE INSPIRE, da tre anni, ha reso disponibili due servizi che permettono di consultare le mappe catastali digitalmente.

Ora, l’adozione del protocollo per i diritti d’uso CC-BY versione 4.0. permette a chiunque di consultare le mappe catastali senza limiti e con nuove possibilità anche in ambito commerciale.

L’unico onere da rispettare? Citare la fonte.

Vediamo nel dettaglio.

Mappe catastali AdE, più libere e facili da consultare

I portali messi a disposizione da AdE consentono di consultare liberamente la cartografia catastale, navigando le mappe catastali con dinamicità.

All’interno dei servizi è possibile consultare più di 300 mila mappe in cui sono rappresentate oltre 85 milioni di particelle e 18 milioni di fabbricati.

I due portali a disposizione sono:

Web Map Service

Introdotto nel 2017, il servizio il servizio si basa sullo standard WMS 1.3.0. Il portale permette di consultare le mappe catastali integrandole con altri dati territoriali ed è fruibile utilizzando un qualunque software GIS (Geographic Information System) o specifiche applicazioni a disposizione dell’utente.

Geoportale cartografico catastale

mappe catastali
schermata di ricerca del servizio Geoportale cartografico catastale

Un servizio disponibile dal2018, accessibile gratuitamente, anche attraverso l’applicazione mobile “AgenziaEntrate”, permette a tutti i cittadini di cercare e visualizzare con semplicità sulla mappa del catasto:
denominazione del Comune;
– eventuale sezione censuaria;
– numero del foglio di mappa;
lettera dell’eventuale allegato;
– numero dell’eventuale sviluppo;
– numero o lettera della particella.

Inoltre, l’accesso agli strumenti è disponibile senza interruzioni 24 ore su 24. Mentre l’aggiornamento e la revisione delle mappe catastali è garantito su base giornaliera da oltre 1.500 atti di aggiornamento che movimentano circa 3.000 particelle catastali.

All’interno del portale non sono consultabili i fogli di mappa sottoposti a vincolo di riservatezza e quelli che per ragioni gestionali sono bloccati per consentire agli Uffici dell’Agenzia di eseguire straordinarie operazioni di aggiornamento o manutenzione.

In aggiunta, la consultazione libera non offre tutti i dati contenuti della cartografia catastale, per ottenere le informazioni complete si possono utilizzare i servizi: Consultazione personale (gratuita per i titolari di diritti reali) e Visura catastale telematica (a pagamento).

Il nuovo standard di impiego dei dati

L’adozione da parte di AdE della nuova licenza CC-BY versione 4.0 è nata dalla crescente necessità di ampliare le possibilità di fruizione da parte degli utenti. Oggi, infatti, sono oltre 10 mila gli utenti giornalieri cittadini, professionisti o istituzioni pubbliche e private che effettuano oltre 10 milioni di richieste di mappa.

I report, consultabili nella sezione “Dati e statistiche”, rappresentano la crescente necessità di utilizzo del patrimonio cartografico catastale.

Così facendo l’Agenzia delle Entrate rimarrà comunque l’amministrazione titolare dei dati, ma il pubblico avrà la possibilità di impiegare i dati in svariati ambiti:
urbanistica;
fiscalità locale;
valutazione degli immobili;
trasferimenti di diritti reali;
tutela e valorizzazione dell’ambiente e dei beni culturali.

Inoltre, come accennato, il nuovo standard permette ai cittadini di impiegare i servizi per scopi commerciali, anche integrandoli con altre informazioni nelle proprie applicazioni.

In particolare, la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), Permette di:
condividere, riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare il materiale con qualsiasi mezzo e formato;
modificare, remixare, trasformare il materiale e basarsi su di esso per realizzare altre opere per qualsiasi fine, anche commerciale.

Rispettando determinate condizioni:
riconoscere una menzione di paternità adeguata, fornire un link alla licenza e indicare se sono state effettuate delle modifiche. È possibile fare ciò in qualsiasi maniera ragionevole.
Non possono essere applicati termini legali o misure tecnologiche che impongano ad altri soggetti dei vincoli giuridici su quanto la licenza consente loro di fare.

Fonte: EdilTecnico

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