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22 Dicembre 2022

L’importanza della cartografia geologica e della conoscenza del territorio per prevenire i georischi

cartografia geologica

(di S. Paparella e M. Lettieri) La cartografia geologica ha sempre rappresentato uno strumento esplorativo del territorio di fondamentale importanza per la comunità.

La formazione della Carta geologica d’Italia ha una storia antica; gli studiosi di Scienze della Terra avevano ben compreso l’utilità della conoscenza geologica del territorio, quindi unendo l’interesse scientifico-naturalistico con la necessità di conoscere approfonditamente il loro territorio, soprattutto ai fini di un vantaggioso utilizzo delle risorse naturali disponibili, hanno iniziato ad approfondire lo studio geologico e a mappare il territorio. Solo attraverso questi strumenti, si poteva giungere ad un documento sintetico che raccogliesse tutte le informazioni utili.

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L’importanza della cartografia geologica

Quindi la Carta geologica diventò di sostanziale rilevanza soprattutto quando nel IX secolo, in Europa, si rese necessario l’utilizzo dei combustibili fossili. Tuttavia la conoscenza geologica del territorio era anche rivolta agli studi per la costruzione di opere pubbliche, per lo sviluppo della rete ferroviaria, la progettazione di dighe e invasi e per gli studi degli eventi sismici, alluvionali e franosi. La Carta geologica divenne da documento di natura meramente naturalistica, strumento irrinunciabile, se utilizzato a fini applicativi.

È lo è a maggior ragione oggi che abbiamo la consapevolezza della fragilità del territorio italiano, esposto a vari rischi geologici, quali terremoti, eruzioni vulcaniche, alluvioni, frane, valanghe, erosione costiera.

Assistiamo sempre più frequentemente ad eventi catastrofici connessi al dissesto idrogeologico. In particolare, secondo i dati del Rapporto ISPRA sul dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio – Edizione 2021, il 93,9% dei comuni italiani, corrispondente a 7.423 comuni, è situato in aree del nostro Paese in cui è presente rischio per frane, alluvioni o erosione costiera.

La cartografia geologica ci consente di approfondire la conoscenza fisica e geologica del territorio, per fornire un contribuito per la mitigazione, e prevenzione dei rischi naturali e alle politiche energetiche e ambientali. La prevenzione, oltre a salvare vite, rappresenta anche un investimento economico dal momento che la ricostruzione post emergenziale costa normalmente decisamente di più rispetto ad intervenire con un adeguamento o un miglioramento preventivo.

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La Nuova Carta Geologica d’Italia strumento di prevenzione e salvaguardia – Il Progetto CARG

Un’approfondita conoscenza geologica del territorio e del suo sottosuolo, ne garantisce la cura e la tutela, rappresenta un requisito indispensabile per qualsiasi forma di programmazione territoriale ed è condizione essenziale per la salvaguardia della vita dell’uomo, dei suoi insediamenti e delle infrastrutture funzionali alle sue attività. È patrimonio informativo culturale e scientifico a disposizione della comunità tutta. Possiamo senza dubbio sostenere che la presenza di una cartografia geologica ufficiale di alta qualità rappresenta la misura del grado di avanzamento della ricerca geologica e soprattutto del senso di responsabilità del Paese.

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Cosa è la Carta geologica

La Carta geologica è un documento tecnico-scientifico che nasce sul terreno dove il geologo rilevatore osserva, misura e descrive le rocce e i terreni affioranti, riportando le osservazioni raccolte su una Carta topografica e raccogliendo campioni da analizzare in laboratorio. Attraverso l’utilizzo di colori, di apposita simbologia, di schemi esplicativi, di un’apposita legenda, si crea un Foglio geologico con la sua Nota Illustrativa.

Fig.1_Foglio geologico alla scala 1:50.000 n. 337 Norcia ©ISPRA

La cartografia geologica realizzata nell’ambito del Progetto di realizzazione e informatizzazione della Nuova Carta geologica e geotematica d’Italia alla scala 1:50.000 – Progetto CARG, può essere considerata una sofisticata infrastruttura scientifica necessaria per la conoscenza geologica del territorio alla quale è associata una ricca banca dati.

A molti Fogli CARG sono associati modelli geologici 3D di sottosuolo (Fig. 2) che forniscono informazioni sulla natura e sull’assetto stratigrafico-strutturale del sottosuolo, indispensabili per applicazioni di alto impatto socio-economico. Si sottolinea che nel Progetto CARG è prevista anche la realizzazione del rilevamento geologico delle aree sommerse dei fogli costieri e dei laghi e la realizzazione di cartografia geotematica (carte idrogeologiche, geomorfologiche, della stabilità dei versanti ecc.).

Fig.2_Modello 3D del F. 280 Fossombrone ©ISPRA

Il Progetto CARG, è coordinato dall’ISPRA -Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia, che ne garantisce la qualità e la congruità con le Normative appositamente redatte, e realizzato in collaborazione con le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano, con le Università e il CNR. Si tratta di un prodotto tecnico-scientifico di importanza strategica che assicura un supporto fondamentale alle politiche nazionali rivolte alla transizione ecologica. Consente infatti la comprensione dei processi naturali del passato, di quelli in atto e futuri per lo sviluppo di una società resiliente ai cambiamenti climatici ed alle pericolosità geologiche, la progettazione di infrastrutture sicure, l’individuazione e la gestione sostenibile delle risorse naturali e delle grandi aree urbane.

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Perché a RemTech Expo (Ferrara) – Hub Tecnologico Ambientale

Per completare il Progetto CARG mancano ancora da realizzare circa 300 fogli geologici e quasi tutti i fogli geotematici (Fig. 3). È fondamentale consentire la continuità nel tempo della realizzazione della cartografia geologica CARG, fino al suo completamento.

Fig.3_ Stato di attuazione Progetto CARG dicembre 2022 ©ISPRA

L’acquisizione e la condivisione delle informazioni, l’aggiornamento permanente, la formazione dei professionisti, il confronto pubblico-privato sono aspetti fondamentali nella corretta gestione del territorio in quanto sistema complesso ed integrato. È importante agire in maniera consapevole a tutti i livelli e sensibilizzare, al contempo, i territori al tema del rischio e della prevenzione.

Questo è l’impegno che la comunità tecnico-scientifica di RemTech Expo – l’Hub Tecnologico Ambientale (Ferrara) si è posta come primo obiettivo, coinvolgendo gli esperti, le imprese, gli istituti di ricerca, gli enti governativi e territoriali, le amministrazioni, impegnati in forma permanente a costruire percorsi di dialogo, attività e progettualità condivise, per la crescita a supporto del Paese e dell’Europa sui temi della prevenzione, risanamento e rigenerazione dei territori.

Articolo a cura della Dott.ssa Geol. Silvia Paparella, RemTech Expo Hub Tecnologico Ambientale Ferrara e Dott.ssa Geol. Maria Lettieri, Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia, Istituto Superiore per la Prevenzione e la Ricerca Ambientale – ISPRA.

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Foto.iStock.com/TommyIX

Fonte: EdilTecnico

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