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21 Dicembre 2022

Legge di Bilancio 2023: prime novità sui Bonus Edilizi

Legge di Bilancio 2023 testo

Dai primi testi circolati, la Legge di Bilancio 2023 sembrava non introdurre novità sui Bonus Edilizi (nella prima bozza del disegno di legge, ad esempio, non si faceva in alcun modo menzione del Superbonus). Con l’arrivo dei numerosi emendamenti, però, le cose sono velocemente cambiate.

Vediamo quindi quali sono, per ora, le novità su alcune delle agevolazioni per gli interventi edilizi, tra modifiche, proroghe e conferme.

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Superbonus condomini, miniproroga CILAS

Alla fine le novità tanto chiacchierate sulla CILAS sono confluite nella legge di Bilancio. Il testo fin qui circolato prevede di spostare in avanti, al 31 dicembre 2022, solo il termine per la presentazione della CILAS per i condomini veri e propri, ossia per gli edifici con più proprietari, a patto che la delibera con il via libera ai lavori sia stata approvata entro il 18 novembre (data di entrata in vigore del decreto Aiuti quater). In caso contrario resta come riferimento la data del 25 novembre >> ne parliamo in questo articolo, dove vediamo anche il nuovo schema di cessione dei crediti e la novità dei prestiti ponte per le imprese in difficoltà

Bonus Mobili ed Elettrodomestici

Colpo di scena sul Bonus Mobili ed Elettrodomestici: il tetto di spesa previsto per il 2023 non sarà di 5 mila euro come stabilito dalla Legge di Bilancio dell’anno scorso, ma salirà a 8 mila euro.

Lo stabilisce un emendamento approvato in commissione Bilancio, che conferma che il Bonus Mobili verrà prorogato per gli anni 2023 e 2024, ma con un tetto di spesa di 8 mila euro per il 2023 (e non di 5 mila come già previsto dalla precedente Legge di Bilancio). Si riduce così il taglio rispetto ai 10 mila euro del 2022. Il tetto di spesa resta invece confermato a 5 mila euro per il 2024 >> ne parliamo in questo articolo

Bonus 75% Barriere Architettoniche

Come sappiamo, la Legge di Bilancio 2022 aveva introdotto una nuova agevolazione: quella del 75% per gli interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Ora la Legge di Bilancio 2023 la proroga fino al 2025.

Fino al 31 dicembre 2025 quindi gli interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche su edifici esistenti potranno godere di un’agevolazione del 75% che potrà essere utilizzata direttamente in dichiarazione dei redditi, in cinque quote annuali di pari importo, oppure mediante le opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito) >> ne parliamo in questo articolo, che è una guida completa all’agevolazione

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Vediamo ora invece alcune delle misure che non riguardano i bonus edilizi, in materia di: caro energia, regime forfettario, agevolazione prima casa under 36, limite al contante.

Caro energia

Con un comunicato stampa emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato reso noto che con la Legge di Bilancio 2023 viene confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.

Inoltre, per l’anno 2023, è previsto il Bonus Sociale Elettrico e Gas. Ovvero sono ammessi alle agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e alla compensazione per la fornitura di gas naturale, i nuclei famigliari con un ISEE valido nel corso dell’anno 2023 pari a 15 mila euro.

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Flat Tax autonomi e Regime forfettario

Con la nuova Legge di Bilancio per il 2023, la soglia di ricavi e compensi che consente di applicare un‘imposta forfettaria del 15% sostitutiva di Irpef, Irap e Iva, è stata innalzata a 85 mila euro, dai 65 mila attuali.

Con l’aumento della soglia è stata introdotta una “tagliola anti-evasione”, un meccanismo di espulsione dal regime forfettario per chi “gioca” con fatturati e redditi. Il meccanismo attuale, infatti, consente alle partite Iva di sforare la soglia dei 65 mila euro senza subire ripercussioni fiscali immediate.

Dal 2023, invece, chi avrà compensi o ricavi superiori ai 100 mila uscirà immediatamente dal forfettario, senza aspettare l’anno fiscale seguente (e dovrà anche emettere fatture Iva). Chi invece supererà la nuova soglia degli 85 mila, ma restando sotto ai 100 mila, uscirà dal regime forfettario a partire dall’anno successivo, quindi dal 2024 >> ne abbiamo parlato meglio in questo articolo <<

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Agevolazioni prima casa giovani under 36

Prevista una proroga al 31 dicembre 2023 per l’agevolazione per l’acquisto prima casa per under 36.

Ricordiamo che tale agevolazione è stata introdotta dall’art. 64 c. 6-8 del D.L. 73/2021 (Decreto Sostegni-bis) che ha previsto l’esenzione da imposizione per le compravendite (compresi gli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione) di prima casa (non di lusso) e per il mutuo stipulato per il relativo finanziamento, per le stipule:

  • effettuate nel periodo dal 26 maggio 2021 al 31 dicembre 2022 (termine originario 30 giugno 2022 poi prorogato dalla Legge di Bilancio 2022),
  • da parte di soggetti under 36 (occorre non aver ancora compiuto 36 anni nell’anno in cui c’è il rogito – esempio: acquisto nel 2021 bisogna compiere i 36 anni dal 2022 in poi) e con Isee non superiore a € 40 mila annui (Isee con dati reddituali e di patrimonio riferiti al secondo anno precedente – esempio: acquisto nel 2021 Isee 2019; per ulteriori specificazioni si veda Circolare delle Entrate 12/2021).

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Limite contante

Nel testo viene disposto che a partire dal 1° gennaio 2023, la soglia per il pagamento in contanti è innalzata da 1.000 a 5.000 euro.

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Due utili strumenti di calcolo per i professionisti interessati dal nuovo regime forfettario o dalla nuova flat tax incrementale:

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Foto:iStock.com/Dilok Klaisataporn

Fonte: EdilTecnico

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