Con la pubblicazione in Gazzetta del Decreto-legge correttivo del 25 febbraio 2022, n. 23 cambiano nuovamente le regole delle agevolazioni edilizie, nello specifico vengono introdotte modifiche alla disciplina della cessione del credito > qui ne parliamo meglio <
Ma non è la sola novità all’orizzonte perché presto saranno previsti nuovi obblighi al fine di migliorare la qualità del lavoro in ambito edile e garantire maggiore sicurezza nei cantieri privati avviati per realizzare gli interventi agevolati dai bonus fiscali.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato: “Nessun bonus edilizio a chi non rispetta i diritti dei lavoratori. Nel Consiglio dei ministri del 18 febbraio abbiamo deciso di mettere al centro la salute e la sicurezza sul lavoro, subordinando l’ottenimento dei bonus all’applicazione dei contratti collettivi nazionali. È un passo avanti nella direzione giusta”.
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Il Ministro fa riferimento alle nuove norme in arrivo fortemente volute dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che condizionano l’accesso ai Bonus Edilizi.
Una strada che si è resa necessaria perché con il boom dell’edilizia è cresciuta la richiesta di manodopera reclutata in alcuni casi violando importanti norme sul lavoro.
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Ok ai bonus solo se rispettati i CCNL di settore
Per poter usufruire dei Bonus Edilizi diventa condizione necessaria non il solo rispetto, bensì l’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative. Per dimostrare la regolarità, il contratto collettivo applicato deve essere indicato nell’atto di affidamento dei lavori e riportato nelle fatture relative all’esecuzione dei lavori edili.
Le imprese che realizzano i lavori dovranno dimostrare l’applicazione del contratto in riferimento al salario, all’orario, alle ferie, alle malattie ma anche alla formazione.
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Pertanto non potranno godere delle agevolazioni edilizie quei i lavori eseguiti da datori di lavoro che non applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali.
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Chi esegue le verifiche?
Le nuove misure indicano che l’intenzione del Governo è quello di certificare i lavori. Le disposizioni non verranno applicate ai lavori già avviati alla data di entrata in vigore del dl contenente le nuove norme.
Come avverranno le verifiche? I controlli li eseguirà l’Agenzia delle Entrate, con il supporto dell’ispettorato del lavoro, Inps e casse edili.
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