A nulla serve un buon intervento di riqualificazione se è stato applicato su un edificio strutturalmente non idoneo.
ISI rammenta che intervenire dopo il disastro ha un costo sei volte maggiore di una buona azione di prevenzione. Dal 1968 lo Stato ha speso 170 miliardi di Euro per i terremoti, recuperati con le accise sui carburanti.
L’Europa rilancia la posta su un parco immobiliare dell’unione ancora più green e cresce l’attesa per il 9 febbraio, data in cui a Bruxelles si voterà in commissione sulle nuove norme proposte. La cosiddetta direttiva “green”, lo ricordiamo, prevedrebbe per tutti gli immobili residenziali dei Paesi della UE l’obbligo di raggiungere classi energetiche più prestazionali entro il 2030; ANCE ha già stimato che l’impegno per il nostro Stato sarebbe superiore a quelli sostenuti per il 110%.
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Necessaria la conoscenza della sicurezza dell’immobile da efficientare
Sull’argomento interviene ISI – Ingegneria Sismica Italiana che per voce del suo presidente Andrea Barocci commenta così le notizie che si stanno rincorrendo a più livelli. “Ci auguriamo – spiega Barocci – che nell’ipotesi sia dato corso a nuovi obblighi o aiuti economici da parte dell’Europa legati all’efficientamento energetico, vengano inclusi dal nostro Governo provvedimenti tali da aumentare, almeno, la conoscenza della sicurezza dell’immobile da efficientare. Siamo consapevoli della maggiore attenzione che l’UE ha per i temi legati alla sostenibilità, ma non possiamo prescindere dalla nostra realtà di paese sismico che periodicamente deve leccarsi le ferite e utilizzare ingenti risorse per intervenire dopo l’ennesimo disastro”.
ISI da tempo rimarca la necessità di incrementare la conoscenza e la consapevolezza del rischio sismico nei diversi livelli della società e pur comprendendo l’opportunità e la strategia “eco”, soprattutto in questo periodo storico, non si può non riconoscere che in Italia vi siano terremoti distruttivi mediamente ogni cinque anni e in questi casi a nulla serve un buon intervento energetico se è stato applicato su un edificio strutturalmente non idoneo.
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Le proposte di ISI
Tra le proposte di ISI per rendere più virtuose queste politiche, vi è ad esempio l’obbligatorietà della verifica di sicurezza e l’agevolazione dell’installazione di sistemi di monitoraggio qualora su un immobile si fruiscano incentivi per il solo eco-bonus.
“Tra l’altro – continua Barocci – da tempo il Governo è perfettamente a conoscenza del grande sforzo economico necessario dopo un evento sismico. Dal 1968 a oggi sono stati necessari circa 170 miliardi di Euro, attualizzati, coperti per intero dalle accise sui carburanti. Proprio in questi giorni in cui infuria il dibattito sul costo della benzina, sempre nell’ottica della consapevolezza, è fondamentale che ogni cittadino sappia che circa 12 centesimi di Euro per litro di carburante sono tasse introdotte per coprire l’esborso dello Stato dopo gli innumerevoli terremoti”.
Comunicato a cura di Leonardo Militi – Ufficio Stampa Associazione ISI
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Consigliamo
Valutazione sismica e tecniche di intervento per edifici esistenti in c.a.
A tal proposito sono discusse le più appropriate strategie di modellazione/analisi strutturale in ambito non lineare sia statico (pushover) che dinamico (time-history).
Vengono inoltre trattate le più diffuse tecniche di intervento per la riabilitazione delle strutture esistenti in cemento armato gettate in opera e prefabbricate, ricorrendo anche ad esempi di modellazione numerica di alcuni interventi di adeguamento/miglioramento sismico.
Nel testo si fa riferimento alla versione aggiornata delle Norme Tecniche per le Costruzioni – ossia le NTC 2018 – e alla relativa circolare esplicativa (Circolare 21 gennaio 2019 n. 7).
Rui Pinho
Ingegnere, professore ordinario presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia, socio fondatore delle società Seismosoft e Mosayk, è autore di innumerevoli pubblicazioni scientifiche sul tema della valutazione del rischio sismico di strutture esistenti.
Federica Bianchi
Ingegnere, socio fondatore e CEO di Mosayk srl, svolge la libera professione con particolare attenzione alla valutazione della vulnerabilità sismica di edifici in cemento armato.
Roberto Nascimbene
Ingegnere, professore associato presso lo IUSS Pavia, socio fondatore di Mosayk srl, ha approfondito particolarmente le tematiche della modellazione numerica avanzata nel campo dell’ingegneria civile.
Leggi descrizione
Rui Pinho, Federica Bianchi, Roberto Nascimbene, 2022, Maggioli Editore
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