Il Piano di Transizione 5.0, istituito dal Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19, e convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, rappresenta un’importante iniziativa del governo italiano volta a incentivare l’innovazione e la sostenibilità delle imprese.
Il Piano di Transizione 5.0 mira a sostenere la transizione del sistema produttivo italiano verso un modello più efficiente sotto il profilo energetico e sostenibile. Questo obiettivo viene perseguito attraverso un insieme di incentivi fiscali e finanziamenti destinati a progetti di innovazione tecnologica, riduzione dei consumi energetici e sviluppo delle competenze digitali e tecniche dei lavoratori.
Difatti, tra le varie misure agevolate, rientra l’attività di formazione.
Di seguito, analizziamo le principali misure previste per l’attività di formazione nell’ambito di questo piano.
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Formazione e competenze digitali
La formazione gioca un ruolo fondamentale nel garantire che le imprese possano trarre il massimo beneficio dalle nuove tecnologie e dai processi innovativi.
Secondo quanto stabilito dall’articolo 8 del decreto attuativo del 24 luglio 2024, le spese per le attività di formazione del personale sono agevolabili se erogate da soggetti esterni all’impresa.
I percorsi formativi devono avere una durata minima di 12 ore e possono essere svolti anche in modalità a distanza. Al termine del percorso è previsto un esame finale con attestazione del risultato conseguito.
Soggetti abilitati all’erogazione della formazione
Sono abilitati all’erogazione delle attività formative diversi soggetti, tra cui:
- i soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la Regione o provincia autonoma in cui l’impresa ha la sede legale o operativa;
- le università, pubbliche o private, ed enti pubblici di ricerca;
- i soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali;
- i centri di competenza ad alta specializzazione e gli European Digital Innovation Hubs;
- gli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy).
Spese ammissibili
Le spese ammissibili per l’attività di formazione includono:
- le spese relative ai formatori;
- i costi di esercizio relativi ai formatori e al personale dipendente, inclusi titolari di impresa e soci lavoratori, direttamente connessi al progetto di formazione. Questo comprende le spese di viaggio, i materiali, le forniture, e l’ammortamento degli strumenti utilizzati esclusivamente per il progetto;
- i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
- le spese di personale dipendente e dei titolari di impresa e soci lavoratori partecipanti alla formazione, nonché le spese generali indirette per le ore di formazione.
Credito d’imposta
Uno dei principali incentivi previsti dal Piano di Transizione 5.0 è il credito d’imposta. Le imprese possono beneficiare di un credito d’imposta per le spese sostenute nell’ambito di progetti di innovazione che includano attività formative. Le spese relative alla formazione sono agevolabili nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni di cui agli articoli 6 e 7 del DM , con un limite massimo di 300 mila euro.
Modalità di accesso e condizioni
Per accedere alle agevolazioni, le imprese devono rispettare specifiche condizioni e modalità.
I percorsi formativi devono prevedere almeno un modulo di formazione di durata non inferiore a 4 ore per le competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione energetica e digitale.
Inoltre, le spese relative al personale dipendente sono ammissibili limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o giornate di formazione.