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19 Aprile 2023

Firmato decreto agrivoltaico PNRR: oltre un GW di impianti da installare entro il 30 giugno 2026

Decreto agrivoltaico PNRR

Firmata dal ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, la proposta di decreto agrivoltaico PNRR con l’obiettivo di installare almeno 1,04 GW di impianti agrivoltaici entro il 30 giugno 2026.

Il provvedimento normativo, che – utilizzando le parole del ministro – promuove la coesistenza nei campi dell’eccellenza agricola con soluzioni generatrici di energia pulita, è stato trasmesso alla Commissione Europea che dovrà fornire un parere.

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I sistemi agrivoltaici sono sistemi integrati. L‘impianto fotovoltaico è sollevato da terra e i moduli che lo compongono possono essere dotati di un sistema di inseguimento del sole: in questo modo è garantito il passaggio della luce e il processo di fotosintesi necessario alle piantagioni, ma anche la massima resa dell’impianto. Per saperne di più guarda la video-intervista di Ediltecnico all’arch. Alessandra Scognamiglio, presidente dell’Associazione italiana Agrivoltaico Sostenibile.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede il decreto agrivoltaico PNRR, a quanto ammontano le risorse e chi sono i destinatari dell’incentivo.

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Le risorse a disposizione e cosa prevede l’incentivo

Le risorse a disposizione, pianificate con il PNRR, sono pari a quasi un miliardo e cento milioni di euro e ad essere promosse saranno in particolare soluzioni costruttive innovative, prevalentemente a struttura verticale e con moduli ad alta efficienza.

Previsto il riconoscimento di un incentivo composto da un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili e una tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete.

Gestore dell’intera misura e dell’accesso al meccanismo incentivante è il Gestore Servizi Energetici (GSE).

Non perderti: Impianti agrivoltaici: pubblicate le linee guida MiTE

Chi sono i destinatari dell’incentivo

Potranno godere del beneficio il comparto agricolo e le associazioni temporanee di imprese composte da almeno un soggetto del comparto agricolo.

Nello specifico sono previsti due distinti contingenti di potenza:

  1. uno di 300 MW destinato al solo comparto agricolo per impianti di potenza fino a 1 MW;
  2. e un secondo aperto invece anche alle associazioni temporanee di imprese composte da almeno un soggetto del comparto agricolo per impianti di qualsiasi potenza.

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Monitoraggio per valutare gli effetti nel tempo

Il MASE precisa, nel comunicato emesso sul decreto agrivoltaico PNRR, che elemento fondamentale della misura è il sistema di monitoraggio al fine di garantire la realizzazione di progetti che generino benefici concorrenti agricoltura/energia e valutarne gli effetti nel tempo.

L’installazione di impianti agrivoltaici andrà a garantire la continuità dell’attività agricola e pastorale sottostante l’impianto per tutto il periodo di vita utile degli impianti e che siano monitorati il microclima, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, la resilienza ai cambiamenti climatici e la produttività agricola per i diversi tipi di colture.

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Lucio Berardi
Avvocato Cassazionista con doppia laurea in Giurisprudenza ed Economia conseguite presso l’Università di Bologna. Ha maturato una significativa esperienza legale in ambito urbanistico-edilizio, nel contenzioso amministrativo (TAR, Consiglio di Stato e Corte dei Conti) e tributario. Ha ricoperto il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato di società partecipate pubblico-private. È Founder e Head of Legal di Go Global Group srl, società che si occupa dello sviluppo di progetti multidisciplinari in ambito di energie rinnovabili per primarie aziende del settore e Pubbliche Amministrazioni.

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