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10 Luglio 2020

Eco.build, la risposta green alle esigenze del mercato edile

Edilizia green, economia circolare, abitare sostenibile. È sulla base di queste considerazioni e dell’esperienza maturata che Calcestruzzi, società del gruppo Italcementi, propone la gamma di soluzioni eco.build: la risposta green alle richieste del mercato edile.

C’è stato un aumento significativo di richieste di prodotti con materiale riciclato, il cui contenuto sia dichiarato e verificato, conditio sine qua non per partecipare ai bandi pubblici che soddisfano i CAM (Criteri Ambientali Minimi). Siamo in un’epoca in cui il mercato punta su prodotti che valorizzano sostenibilità ed economia circolare. E a questi aspetti risponde eco.build, una gamma verificata e certificata LCA ed EPD che valorizza le materie prime seconde e al tempo stesso aiuta a contenere il riscaldamento globale, mantenendo elevati standard qualitativi come da norme Tecniche per le Costruzioni D.M.17/01/2018.

“Calcestruzzi, insieme a Italcementi, promuove soluzioni per l’economia circolare e l’efficienza delle risorse a livello di prodotto – afferma Enrico Corio, direttore commerciale di Calcestruzzi – La nuova gamma eco.build è stata infatti pensata per favorire l’utilizzo di materie prime seconde mantenendo gli stessi standard qualitativi dei prodotti. Questo nuovo portfolio, dotato di EPD, rappresenta un’occasione per soddisfare una crescente la domanda di soluzioni green, in particolare per gli appalti pubblici e per progetti legati a schemi di rating volontari. Il tutto all’interno di una collaborazione con la filiera delle imprese e dei progettisti”.

Eco.build: le caratteristiche

Oltre a elevare gli standard di sostenibilità dei progetti, eco.build consente di rispondere alle richieste della committenza alla ricerca di calcestruzzi green con contenuto minimo di riciclato in grado di soddisfare i requisiti CAM (5%) o con proposte TM Tailor Made realizzate secondo le valutazioni specifiche del progetto e della percentuale massima di riciclato raggiungibile.

Eco.build: per quali applicazioni è adatta?

Indicata sia per applicazioni strutturali (strutture in genere, fondazioni, solai, pilastri, muri) che per applicazioni non strutturali (getti di livellamento, pulizia e riempimento), la gamma offre diversi vantaggi, diretti e indiretti, come l’acquisizione di punteggi (CAM/LEED, etc.) e la promozione dello sviluppo dell’economia circolare. Il tutto massimizzando l’impiego di materiali locali entro un raggio di 150 km dall’origine alla sua lavorazione.

Quali sono i vantaggi ambientali dei prodotti della gamma eco.build?

  1. riducono l’impatto sul potenziale del riscaldamento globale (GWP100)
  2. massimizzano l’uso di materie prime seconde
  3. massimizzano l’impiego di materiali locali

Calcestruzzi accompagna la fornitura dei prodotti eco.build con una specifica  Environmental Product Declaration (EPD al fine di comunicare in modo trasparente gli impatti dei propri prodotti e di consentire una loro valutazione nell’ambito dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per le gare di appalto pubbliche e negli schemi di rating per la valutazione della sostenibilità delle costruzioni: LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), GBC Italia, ITACA e BREAAM.

Già oggi sono numerose le richieste provenienti dal mercato, in particolare dalle aree di Milano e Roma, dalla Puglia e dalla Marche.

La gamma eco.build è un ulteriore passo nella direzione della sostenibilità dopo la certificazione CSC – “Responsible Sourcing Certificate for concrete and its supply chain” rilasciata dal Concrete Sustainability Council, il più importante organismo di certificazione internazionale nell’ambito della sostenibilità nel settore dei materiali da costruzione, ottenuta dagli impianti Calcestruzzi di Peschiera Borromeo (MI) e Chiaravagna (GE) nonchè dalla cementeria Italcementi di Calusco d’Adda (BG).

Lo schema CSC certifica il processo di approvvigionamento responsabile su tutta la filiera di produzione secondo i principi base della sostenibilità e nel rispetto di cinque categorie di crediti: pre-requisiti, gestione, sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica. L’obiettivo è quello di validare l’intera filiera di processo: dal trasporto al riciclo delle materie prime. Il tutto nel segno della massima trasparenza per garantire prodotti performanti nonché filiere sicure, responsabili e sostenibili.

Per maggiori info www.calcestruzzi.it

Cosa sono i CAM?

I Criteri Ambientali Minimi sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto della Pubblica Amministrazione, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato.

Che cosa è l’EPD?

L’EPD è una dichiarazione ambientale di prodotto certificata. Fornisce indicatori ambientali sul ciclo di vita secondo gli standard internazionali ed europei ISO 14025 ed EN 15804. Per creare una EPD è necessario sviluppare uno studio LCA (Life Cycle Assessment) secondo regole predefinite in base alla categoria di prodotto indagata. I risultati di questa analisi sono poi riportati nel formato EPD. L’EPD così sviluppata è poi certificata da una parte indipendente accreditata (Ente o singolo verificatore) oppure può essere asseverata dalla certificazione e verifica periodica del Processo aziendale di redazione e verifica delle EPD.

Fonte: EdilTecnico

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