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11 Gennaio 2024

Digitalizzazione contratti pubblici: ANAC risponde alle FAQ

digitalizzazione contratti pubblici ANAC

ANAC pubblica le FAQ per chiarire i dubbi legati alla digitalizzazione dei contratti, all’uso della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici e delle Piattaforme di approvvigionamento digitali certificate.

Inoltre, in una risposta, l’Anticorruzione ricorda che il fascicolo virtuale dell’operatore economico non è più necessario.

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Vediamo alcuni degli aspetti più rilevanti chiariti dall’Anticorruzione.

Non perderti: Appalto pubblico digitale, si parte dal 1° gennaio 2024

Digitalizzazione dei contratti pubblici

ANAC spiega come fare se un dato errato viene erroneamente pubblicato su PCP. I dati in PCP sono pubblicati automaticamente per adempiere agli obblighi di pubblicità legale dei contratti pubblici. Rettificare un dato potrebbe compromettere l’appalto. Quindi solo attraverso le consuete procedure di correzione tipiche degli atti amministrativi è consentita la variazione dei dati.

Se la documentazione è corretta ma un dato errato è stato inserito per errore materiale, è necessario pubblicare una rettifica all’atto pubblicato in precedenza.

Leggi anche: Pubblicazione atti di gara: cosa cambia dal 1° gennaio 2024 per gli appalti pubblic

BDNCP – Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici

La comunicazione delle varianti all’ANAC deve avvenire tramite Simog o piattaforme digitali certificate come PCP. Non sono più valide le indicazioni fornite nel Comunicato del Presidente ANAC del 23 novembre 2016, recante “Trasmissione delle varianti in corso d’opera ex articolo 106, comma 14, del decreto legislativo n. 50/2016”.

Per la pubblicazione dei programmi triennali dei lavori pubblici e delle forniture sulla BDNCP dal 1° gennaio 2024, si continuerà ad utilizzare la piattaforma SCP – Servizio Contratti Pubblici del MIT, considerata tra le certificate, accessibile tramite il link dedicato.

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PAD – Piattaforme di approvvigionamento digitali certificate

Dal 1° gennaio 2024, il perfezionamento del Codice Identificativo Gara (CIG) non è più obbligatorio per gli affidamenti successivi a questa data. Tuttavia, nel periodo transitorio, i CIG acquisiti su Simog possono essere perfezionati solo se collegati a procedure con bandi pubblicati o lettere di invito inviate entro il 31 dicembre 2023.

Le Amministrazioni senza una Piattaforma di Acquisizione Digitale (PAD) possono utilizzare piattaforme certificate di altre entità. L’elenco di tali piattaforme è consultabile al link.

La disciplina di digitalizzazione si applica alle procedure di affidamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a partire dal 1° gennaio 2024.

Soggetti aggregatori qualificati di diritto non devono comunicare la disponibilità della piattaforma, ma devono rispettare gli obblighi del Codice dei Contratti. L’accesso alle piattaforme di e-procurement interconnesse con la Piattaforma dei Contratti Pubblici (PCP), da parte delle amministrazioni che non si dotano di piattaforme di e-procurement, può avvenire tramite piattaforme certificate registrate presso AGID, disponibili all’elenco.

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FVOE – Fascicolo virtuale dell’operatore economico

Dal 1° gennaio 2024, il sistema AVCPass e il PassOE non sono più necessari per le verifiche dei requisiti. Il nuovo FVOE 2.0 li sostituisce, come indicato nell’articolo 5 della Delibera n. 262/2023, delineando le nuove modalità operative.

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Foto:iStock.com/Kirill Smyslov

Fonte: EdilTecnico

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