Con l’approvazione del Decreto Proroghe è stata posticipato di sei mesi il termine entro il quale è possibile per gli esercizi pubblici, titolari di concessioni o autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico, disporre temporaneamente, senza necessità di autorizzazione, di strutture amovibili su vie, piazze, strade e altri spazi aperti.
La semplificazione autorizzativa è valida fino al 30 giugno 2023.
Tra le strutture amovibili rientrano:
- dehors,
- elementi di arredo urbano,
- attrezzature,
- pedane,
- tavolini,
- sedute e ombrelloni.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha approvato il decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di termini legislativi.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede il Decreto Proroghe, circa la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico di strutture amovibili.
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Una semplificazione nata con la pandemia
Il periodo, per usufruire della semplificazione in materia di permessi, era già stato prorogato al 31 dicembre 2022 dal Decreto Aiuti Ter (decreto-legge 23 settembre 2022, n.144, convertito con modificazione dalla legge 17 novembre 2022, n. 175) nello specifico con l’articolo 40, comma 1.
La norma è stata introdotta con l’articolo 9-ter, comma 5, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176) in via temporanea per andare incontro ai pubblici esercizi la cui attività era stata forzatamente rallentata a causa della pandemia.
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Le reazioni delle associazioni e il disaccordo del Campidoglio
La notizia è stata ben accolta dalla FIPE Confcommercio Sergio Paolantoni: «Siamo felici che il governo abbia recepito le nostre istanze e abbia ben compreso le motivazioni per cui abbiamo tanto insistito, dettate dal timore della crisi energetica, dall’aumento delle materie prime ma soprattutto dalla nuova esigenza della clientela che preferisce vivere gli spazi all’esterno».
Per Claudio Pica, Fiepet Confesercenti: «con la proroga vi potrebbero essere, secondo le nostre stime, benefici concreti con aumenti dei consumi del 15%, che si tradurrebbero anche in maggiore indotto economico per la capitale e crescita dei livelli occupazionali».
Tuttavia non tutti hanno ben reagito alla proroga. L’assessora di Roma alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità, Monica Lucarelli, si dichiara in disaccordo con la decisione presa dal Governo in quanto occorre una differenziazione per tutelare i centri storici e i borghi. A detta di Lucarelli, la proroga non trova giustificazione essendo terminato il periodo della pandemia. Inoltre non è raro l’abusivismo di tali strutture. Risale a settembre 2022 la notizia pubblicata dal Corriere della Sera: “Abusi in 8 dehors su 10: il record delle multe in Centro e a Trastevere”.
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Foto:iStock.com/lucamato