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13 Agosto 2024

Contributo Superbonus a fondo perduto per famiglie a basso reddito: il decreto MEF

Confermata per il 2024 la possibilità per i contribuenti a basso reddito di ottenere un contributo a fondo perduto per le spese rientranti nel Superbonus.

Ricordiamo che l’agevolazione, a favore di coloro che rientrano in questa categoria, è stata rinnovata dal decreto legge n. 212/2023, all’articolo 1, comma 2. Secondo quanto stabilito dal provvedimento normativo, il contributo sarà destinato ai contribuenti con un reddito di riferimento, calcolato in base al quoziente familiare, non superiore a 15 mila euro. Si tratta di una misura volta a sostenere le famiglie con redditi più bassi, offrendo un supporto economico significativo.

Anche fiscoggi.it nella rubrica “La Posta di FiscoOggi” ricorda che è possibile usufruire del contributo in riferimento alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024 per gli interventi Superbonus che entro il 31 dicembre 2023 hanno raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60%.

Il decreto MEF stabilisce i criteri e le modalità di erogazione del contributo a fondo perduto che non produce effetti fiscali per il beneficiario.

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Indice

Da non perdere

FORMATO EBOOK

I Controlli Superbonus – e-Book in pdf

L’eBook, aggiornato alla conversione in legge del Decreto Superbonus o Taglia Cessione (legge 23 maggio 2024, n. 123 di conversione del decreto n. 39/2024), fornisce una guida completa e dettagliata sui controlli del Superbonus, le verifiche dell’ENEA ed dell’Agenzia delle Entrate e le sanzioni previste. L’autrice analizza le tipologie di controllo sui cantieri ancora aperti o già chiusi, le procedure di verifica e le responsabilità dei soggetti coinvolti. L’opera contiene anche il link al sito del MASE con l’elenco dei fabbricati potenzialmente soggetti ai controlli e un’appendice normativa con i decreti e le leggi citate nel testo.IL SUPERBONUS E IL PNRRQuesto capitolo analizza il Superbonus ed il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), i controllori e le regole, le indagini dell’OLAF e gli uffici ministeriali coinvolti.EDIFICI ED ISPETTORIIn questo capitolo vengono fornite informazioni sui cantieri finanziati dal PNRR, le check list ed i verbali utilizzati durante i controlli, la scelta del campione e le fasi della verifica, nonché l’accesso nei cantieri.CONTROLLI DELL’ENEAQuesto capitolo descrive le procedure e le modalità operative dei controlli dell’ENEA, le verifiche preliminari, la scelta del campione ed i documenti da controllare. Si discute anche del tempo a disposizione per completare la verifica, delle ispezioni e della segnalazione immediata per chi si oppone all’accesso.VERIFICHE CATASTALIIn questo capitolo si spiega l’aggiornamento obbligatorio delle informazioni catastali, gli interventi che richiedono la comunicazione, gli impianti ed il cappotto. Vengono anche discusse le sanzioni previste.LAVORI NON CONCLUSIQuesto capitolo affronta l’obbligo di segnalazione alle Entrate per i lavori non conclusi, le opzioni disponibili, il recupero delle detrazioni non spettanti e la responsabilità dei cessionari.COMUNICAZIONE PREVENTIVA PER NUOVI LAVORIIn questo capitolo si discute dei soggetti tenuti alle comunicazioni, dei dati da inviare all’ENEA, delle comunicazioni in materia di sismabonus, delle sanzioni e delle spese nei crateri sismici.SOSPENSIONE DELLA COMPENSAZIONE CREDITIQuesto capitolo fornisce informazioni sulla sospensione della compensazione crediti per chi ha debiti fiscali, compresi gli atti e le cartelle coinvolte.SANZIONI PER I PROFESSIONISTI TECNICIIn questo capitolo si parla delle asseverazioni e della responsabilità penale dei professionisti tecnici, nonché delle multe previste.Lisa De SimoneEsperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, curando alcune rubriche on line di informazione quotidiana con particolare attenzione alle sentenze della Corte di Cassazione in materia fiscale e condominiale.

Lisa De Simone | Maggioli Editore 2024

Contributo Superbonus a fondo perduto: dal MEF un decreto con criteri e modalità di accesso

I criteri e le modalità di erogazione di questo contributo sono definiti con un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la cui emanazione era attesa per febbraio 2024, per poi essere approvato ad agosto 2024. Questo permetterà di avere linee guida precise sulle procedure e i requisiti necessari per accedere al beneficio.

Come specificato nella norma, il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.

Il contributo è erogato alle persone fisiche che, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, sostengono spese per gli interventi di cui all’articolo 119, comma 8-bis, primo periodo, del decreto-legge n. 34 del 2020.

Per godere del beneficio devono sussistere le seguenti condizioni:

  • l’intervento ha raggiunto, entro la data del 31 dicembre 2023, uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento, asseverato ai sensi dell’articolo 119, comma 13, del decreto-legge n. 34 del 2020 e oggetto di opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito ai sensi dell’articolo 121, comma 1, lettere a) e b), del decreto-legge n. 34 del 2020;
  • il richiedente ha avuto nell’anno 2023 un reddito di riferimento, determinato ai sensi dell’articolo 119, comma 8-bis.1, del decreto legge n. 34 del 2020, non superiore a 15.000 euro.

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Come calcolare il reddito di riferimento in base al quoziente familiare

A differenza dell’ISEE, che considera anche il patrimonio, inclusi i depositi bancari, il quoziente familiare si determina in base ai redditi complessivi del nucleo familiare. Nello specifico, la norma specifica che il reddito di riferimento è ottenuto sommando i redditi complessivi dell’anno precedente del contribuente, del coniuge o partner dell’unione civile o convivente e dei familiari a carico diversi dal coniuge. Successivamente, il totale viene diviso per un numero di parti determinato seguendo la tabella di seguito riportata.

Numero di parti
Contribuente 1
Se nel nucleo familiare è presente un coniuge, il partner dell’unione civile o il convivente si aggiunge 1
Se nel nucleo familiare sono presenti familiari diversi da coniuge, partner o convivente che nell’anno precedente sono risultati a carico in numero pari a:
un familiare si aggiunge 0,5
due familiari si aggiunge 1
tre o più familiari si aggiunge 2

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Fonte: EdilTecnico

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