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20 Maggio 2022

Cessione credito singoli lavori trainanti e trainati: possibile detrarne alcuni e cederne altri

cessione crediti singoli lavori

Superbonus, possibile la cessione del credito per singoli lavori, trainanti e trainati, con la possibilità anche di detrarne alcuni e di cederne altri? E l’opzione è ammessa anche quando i lavori sono fatturati dallo stesso fornitore?

La risposta è sì in entrambi i casi perché quello che conta è il riferimento al singolo intervento e non la pratica complessiva.

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Un chiarimento importante che viene dall’Agenzia delle Entrate che con la risposta 279 del 19 maggio 2022 è intervenuta sulla possibilità di “splittare” il Superbonus per singole voci.

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Il quesito

L’interpello alle Entrate era stato presentato da un contribuente intenzionato a sostituire la caldaia come intervento trainante, aggiungendo a questo l’installazione di pannelli solari, sistema di accumulo e colonnina di ricarica.

L’intenzione era quella di cedere solo uno o due degli interventi e portare gli altri in detrazione in dichiarazione. In questo caso è possibile effettuare l’opzione voce per voce o questa deve interessare l’operazione complessivamente realizzata?

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La ripartizione delle spese per intervento

Ebbene sì, l’opzione per singolo intervento è ammessa. Le Entrate hanno sottolineato infatti che le regole per la comunicazione di opzione per la cessione del credito richiedono che venga compilato un modello per ogni intervento effettuato, indicando il relativo codice di intervento.

Quindi anche se la pratica è unica, nel caso specifico occorre compilare quattro distinti modelli, uno per ogni tipo di intervento, e il credito cedibile è calcolato relativamente alle spese sostenute per ciascuno di questi. Nulla vieta, dunque, di cedere solo uno o due degli interventi e portare in detrazione le spese sostenute per gli altri.

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Sì alle scelte differenziate anche se il fornitore è unico

E non solo. Questa possibilità, precisano le Entrate, resta valida anche nel caso in cui uno stesso fornitore partecipi alla realizzazione di diversi interventi. Anche in questo caso, infatti, occorre considerare come riferimento le spese sostenute nell’anno “per codice intervento”.

D’altra parte già nella circolare 30/2020 l’Agenzia aveva precisato che quando sono realizzati sul medesimo edificio diversi interventi trainanti e trainati è possibile fruire della corrispondente detrazione a condizione che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai diversi interventi.

Quindi poiché i singoli interventi debbono obbligatoriamente essere fatturati in maniera distinta, per ciascuno di essi si può scegliere se esercitare o meno l’opzione, anche quando sono fatturati da un unico fornitore.

Da non perdere

Il pacchetto operativo scaricabile Le regole per le asseverazioni con il decreto costi massimi (Prezzario MiTE) di Antonella Donati raccoglie una selezione di documenti e di indicazioni utili da applicare al proprio caso.

Nella raccolta, il professionista troverà:

  • un documento esplicativo dedicato alle regole del decreto dei costi massimi, comprensivo di tabella di confronto dell’allegato A del decreto Requisiti Ecobonus (testo previgente e testo in vigore dal 15 aprile 2022);
  • l’allegato A con i costi massimi specifici;
  • la raccolta normativa di riferimento;
  • il glossario delle opere edilizie che rientrano nell’edilizia libera;
  • le FAQ ENEA;
  • la modellistica in formato editabile .docx per le asseverazioni delle congruità delle spese per i lavori rientranti nell’ecobonus.

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Foto:iStock.com/shih-wei

Fonte: EdilTecnico

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