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18 Ottobre 2021

Cappotto Termico e protezione incendi. Cortexa risponde alle domande dei progettisti

Realizzazione e manutenzione di facciate con Cappotto Termico. Cosa fare in relazione alla protezione dagli incendi? Cortexa risponde con un position paper.

In seguito all’incendio del grattacielo di Milano, Cortexa ha ricevuto numerose richieste di approfondimento sia dalla stampa che da tutta la filiera delle costruzioni – dai progettisti alle imprese, dagli applicatori ai committenti finali – in merito al comportamento al fuoco del Sistema a Cappotto.

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Il position paper nasce per rispondere alle domande di coloro che si accingono a progettare, commissionare e realizzare una facciata e di coloro che, invece, ne hanno una e si chiedono se è necessario intervenire in qualche modo.

Il position paper di Cortexa, sviluppato sotto forma di domande e risposte con l’obiettivo di fornire un chiarimento ai loro principali quesiti, si rivolge a:

  • progettisti,
  • aziende,
  • amministratori,
  • privati.

Ne vediamo alcuni di seguito, mentre il documento integrale può essere scaricato gratuitamente registrandosi al sito Cortexa.

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Antincendio e Cappotto Termico in facciata: cosa chiedono i progettisti

Di seguito, le principali domande di privati e progettisti che devono decidere come isolare una facciata.

1) Quali sono i riferimenti normativi in Italia per la progettazione di una facciata, in relazione al comportamento al fuoco?

L’episodio di Milano ha portato tutta la filiera a chiedersi come sia possibile che un edificio di così recente costruzione possa essere protagonista di un incendio così rapido e devastante. A Cortexa sono quindi arrivate molte domande di chiarimento in merito alle norme e leggi che regolamentano la gestione della protezione delle facciate dal rischio di incendio. Nel position paper, Cortexa illustra il DM del 25/01/2019, un’integrazione del decreto 16 maggio 1987 relativo alle norme di sicurezza antincendio per edifici di civile abitazione, e la Circolare dei Vigili del Fuoco 5043, che può essere utilizzata come utile riferimento progettuale.

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2) Come accertarmi che il Sistema che mi viene proposto rispecchi le norme?

I Sistemi a Cappotto forniti come kit da un unico produttore e dotati di ETA secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404 e marcatura CE sono sottoposti a prove di reazione al fuoco nelle configurazioni “peggiori”, cioè testando i componenti con il maggior contenuto di materia organica-combustibile.

Il Sistema a Cappotto è una soluzione sicura, in quanto verificabile: la classe di reazione al fuoco effettiva del kit è indicata nel rapporto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) del kit stesso. Per la scelta del Sistema corretto è necessario avvalersi di progettisti esperti e rivolgersi a produttori che operano secondo rigorosi criteri di qualità.

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3) Come accertarmi che il Sistema a Cappotto sia quello giusto e che venga installato correttamente?

I tre requisiti fondamentali per accertarsi della qualità del Cappotto e dell’intervento sono i seguenti:

• il Sistema deve essere un sistema dotato di certificato ETA secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404 e marcatura CE ed è classificato come kit applicando i metodi di classificazione in accordo alla norma armonizzata EN 13501-1;
• deve essere correttamente progettato ad opera di un progettista esperto, che deve essere abilitato alla progettazione antincendio e preparato tecnicamente nel campo dei Sistemi a Cappotto, con riferimento al Manuale Cortexa e alla norma UNI/TR 11715;
• deve essere posato a cura di imprese e installatori specializzati e possibilmente dotati di patentino di installatore di Sistemi a Cappotto, secondo la norma UNI 11716 o che abbiano frequentato i corsi di formazione Cortexa.

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Antincendio e Cappotto Termico in facciata: come essere sicuri su un cappotto datato?

Le principali domande di privati e progettisti con proprietà già isolata con Sistema a Cappotto.

1) La mia casa è isolata con sistema a cappotto. Oppure: come progettista ho seguito diversi lavori con cappotto. Dovrei preoccuparmi?

Un cappotto “datato” è tanto più sicuro quanto più è integro e in buono stato di conservazione. Se si vuole analizzare più nel dettaglio la situazione, si può valutare in via generale di che tipo sono i materiali costituenti, come natura e come comportamento al fuoco.

Se il cappotto è stato realizzato in “kit”, con certificazione della prestazione al fuoco nella configurazione peggiore (“worst case”), è sufficiente verificare che sia integro e in buono stato di conservazione. Negli altri casi è necessario rivolgersi a dei professionisti ed eseguire delle campionature per verificare le reali condizioni del Sistema.

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2) Posso migliorare la mia facciata dal punto di vista della reazione al fuoco?

Le azioni che si possono intraprendere sono svariate, dalla riduzione dei carichi di incendio a un raddoppio del cappotto, dalla manutenzione alla ristrutturazione. L’importante è avvalersi di professionisti specializzati e ricorrere a interventi con Sistemi certificati.

Cortexa, il progetto associativo nato nel 2007 e riferimento italiano per il Sistema di Isolamento a Cappotto, riunisce le più importanti aziende del settore dell’Isolamento a Cappotto in Italia, aziende che hanno creduto nella forza di un percorso comune e che condividono la stessa filosofia di attenzione e priorità per la qualità del costruire nel rispetto dell’ambiente. Dal 2007 Cortexa sviluppa progetti e iniziative di informazione e formazione orientate a veicolare, diffondere e condividere la cultura dell’isolamento a cappotto e dell’edilizia di qualità.

Cortexa è socio fondatore di EAE, l’associazione Europea di Produttori di Sistemi a Cappotto
www.cortexa.it

Consigliamo:

Il primo Manuale di progettazione per la riqualificazione energetica sugli aspetti fiscali del Superbonus 110. Indicazioni pratiche sulla progettazione dell’efficienza energetica al fine di garantire il doppio salto di classe e le performance richieste dalla normativa in materia.

Foto: Cortexa

Fonte: EdilTecnico

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