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10 Dicembre 2020

Calcestruzzo armato, come proteggerlo dall’azione dell’acqua

calcestruzzo armato

Con “calcestruzzo armato”, si fa riferimento ad un materiale estremamente diffuso nella costruzione di edifici, sia pubblici che privati. Grazie alla sua versatilità, questo materiale, consente di dar forma tanto all’ossatura portante degli edifici quanto a pannelli ed elementi decorativi.

Nonostante la buona durabilità, i rischi di degrado del cemento armato sono dietro l’angolo. Essi dipendono infatti da fattori ambientali correlati all’attacco chimico e fisico delle infiltrazioni d’acqua. Tali infiltrazioni, se incontrollate, possono portare alla corrosione degli elementi dell’armatura, e dei cicli di gelo e disgelo.

Perciò, come è possibile proteggere il calcestruzzo armato dall’azione erosiva dell’acqua?

Vediamo tutti i dettagli.

Calcestruzzo armato, come proteggerlo dall’azione dell’acqua

Per il calcestruzzo, le infiltrazioni possono essere davvero rischiose: la formazione di carbonati all’interno della struttura, o quella di cloruri, minacciano la passivazione dell’acciaio dell’armatura e la solidità generale dell’opera.

Tra i metodi più in usati per proteggere le superfici degli elementi in calcestruzzo armato c’è l’applicazione di particolari sostanze in grado di ostacolare l’azione deleteria dell’acqua e dei liquidi in generale.

Per evitare il degrado di un materiale poroso come il calcestruzzo, permeabile a gas e liquidi, gli accorgimenti anticorrosivi non sempre garantiscono il risultato migliore. Ecco perché sono molto diffuse tecniche specifiche per garantire la tenuta e la sicurezza delle superfici in calcestruzzo, quali ad esempio:
idrofobizzazione;
sigillatura;
– applicazione di pitture appositamente progettate per contrastare l’usura dovuta agli agenti atmosferici nel tempo.

Calcestruzzo armato, come valutarne correttamente lo stato

Saper valutare correttamente lo stato specifico di una costruzione, soppesarne scrupolosamente la resistenza ad anidride carbonica e vapore acqueo, e conoscerne il grado di umidità e secchezza sono aspetti estremamente importanti per un’efficace scelta delle misure protettive da adottare e degli eventuali interventi da effettuare.

In questo senso, il calcolo della bagnabilità di una superficie gioca un ruolo davvero significativo, poiché consente, tramite la misurazione del cosiddetto angolo di contatto, di fornire parametri fondamentali per lo sviluppo di una corretta valutazione.

L’analisi dell’angolo di contatto consente di determinare la bagnabilità di una superficie, e in termini scientifici corrisponde alla grandezza termodinamica legata all’energia libera superficiale del sistema. Questa energia viene descritta dall’angolo formato dall’incontro di un’interfaccia liquido-vapore con un’interfaccia liquido solido o, meno tipicamente, un’interfaccia liquido-liquido.

È pertanto il parametro principale nella descrizione della bagnabilità, ovvero il processo che porta in contatto un liquido ed una superficie solida:
basso angolo di contatto (θ<90°) descriverà dunque una situazione in cui il solido è parzialmente bagnato dal liquido (idrofilicità, nel caso dell’acqua);
elevato angolo di contatto (θ>90°) descriverà una situazione in cui il solido è poco bagnato (idrofobicità, nel caso dell’acqua).

Ottima strumentazione per una migliore analisi

Per questo tipo di analisi Enco Srl fornisce la gamma di strumentazione ideale. Sin dal 1975, rappresenta e distribuisce su tutto il territorio nazionale strumenti e apparecchiature da laboratorio per la ricerca e il controllo qualità e per le analisi in linea.

Tutte le strumentazioni proposte sono progettate e prodotte dalle più note e prestigiose case costruttrici a livello mondiale e si caratterizzano per:
elevato standard qualitativo;
eccellenti prestazioni;
affidabilità;
precisione e la sicurezza.

Nel caso del calcolo dell’angolo di contatto, parametro principe della bagnabilità, vi sono diverse soluzioni che possono fornire rilevamenti esatti, in differenti contesti di misurazione.

Per esempio, uno strumento ottico con il dosaggio automatico di due liquidi test funziona perfettamente per la determinazione simultanea di angolo di contatto ed energia libera superficiale.

In questo senso, si distingue per precisione e maneggevolezza, l’innovativo MSA Mobile Surface Analyzer della Kruss: uno strumento portatile che determina automaticamente l’energia libera superficiale di un solido, depositando contemporaneamente le gocce di due liquidi test distinti e misurandone l’angolo di contatto.

Tutti i passaggi richiesti, necessari all’esecuzione della misura, sono automatizzati e gestibili dall’utilizzatore che, in tempi brevi, ottiene risultati e analisi di misura.

Lo strumento è ergonomico e utilizzabile con una sola mano; un semplice click avvia il dosaggio dei due liquidi di prova. Un sistema ottico incorporato con illuminazione a LED ne misura i relativi angoli di contatto sulla superficie determinandone la corrispondente energia libera. Il sistema dosaggio è facilmente caricabile mediante semplici operazioni e garantisce un’autonomia di circa 1.000 gocce.

Un supporto tecnologico davvero prezioso nel definire con esattezza un parametro di enorme importanza nel calcolo della bagnabilità e, quindi, nella valutazione del mantenimento e della tenuta di superfici edili in calcestruzzo e non solo.

Fonte: EdilTecnico

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