Bonus Casa riconfermato al 50% solo per il 2025, e detrazione da adesso in poi ammessa sono per i proprietari e non più anche per i familiari conviventi. Confermato per altri 12 mesi anche il Bonus Mobili.
Rinnovo per un anno anche per l’Ecobonus con aliquota unica al 50%, sempre e solo per la prima casa. Lo stesso per Sismabonus Acquisti. Dal prossimo anno per le seconde case queste detrazioni scenderanno al 36% e al 30% dal 2028 in poi. Per la prima casa invece sarà mantenuta l’aliquota del 36%. Per tutte resta fermo il tetto massimo di spesa a 96mila euro.
Nuova stretta anche per il Superbonus: nel 2025 sarà possibile usufruire dell’aliquota al 65% solo con CILAS presentata entro il 15 ottobre scorso. Queste le novità del testo della legge di Bilancio approdato all’esame del Parlamento.
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Detrazione “ristretta” ai soli proprietari
Il testo di legge, dunque, prevede la possibilità di usufruire ancora dell’aliquota al 50% per gli interventi di ristrutturazione ma solo per il prossimo anno. Dal 2026 in poi scenderà al 36%. Per le seconde case, invece, la riduzione è al 36% già dal prossimo anno, aliquota destinata a ridursi ulteriormente al 30% per gli anni 2026 e 2027.
Non scenderà invece il tetto di spesa ammesso all’agevolazione che resta pari a 96mila euro a prescindere dalla destinazione dell’immobile. Fin qui le conferme rispetto agli annunci della vigilia.
La novità, invece, è che da ora in poi queste agevolazioni possono essere riconosciute esclusivamente a coloro che sono titolari dei diritti di proprietà o altri diritti reali sulla prima casa. In pratica viene applicata la stessa restrizione già adottata per il Superbonus per le villette, riservato appunto dallo scorso anno solo ai proprietari.
Esclusi invece, come precisato anche dalla circolare 13/2023 dell’Agenzia delle entrate la possibilità di usufruire della detrazione da parte dei familiari conviventi.
Proroga anche per il Sismabonus Acquisti
Nel rispetto di queste stesse regole e delle aliquote differenziate tra prima e seconda casa sono prorogate anche le detrazioni per gli interventi di ristrutturazione finalizzati alla riduzione del rischio sismico. Per lo stesso periodo resterà in vigore anche il Sismabonus Acquisti, ossia la detrazione che spetta a chi acquista case antisismiche che fanno parte di immobili completamente ristrutturati da imprese.
C’è da dire peraltro che fin dall’origine il Sismabonus Acquisti è stato riconosciuto esclusivamente ai proprietari e non anche ai familiari che eventualmente avessero partecipato alla spesa.
Bonus Mobili ancora per 12 mesi
Per chi gode delle detrazioni appena viste arriva anche la proroga del Bonus Mobili per altri 12 mesi.
Confermato a 5mila euro il tetto di spesa. L’agevolazione per l’acquisto degli arredi e dei grandi elettrodomestici riguarda chi ha effettuato lavori nel 2024 o li avvia nel 2025. Nel caso di lavori avviati quest’anno e di eventuali acquisti occorrerà tener conto di queste spese ai fini del plafond che potrà essere utilizzato nel 2025.
Ecobonus confermato ma con aliquota ridotta
Tra le novità che riguardano i lavori sugli immobili entra anche la proroga dell’Ecobonus, sempre con le differenziazioni viste tra prima casa e altre abitazioni, e sempre e solo per i proprietari.
Sparisce però l’aliquota del 65% e resta solo quella del 50% per le prime case e del 36% per le altre per il prossimo anno. Rientreranno in questa agevolazione tutte le spese per le quali non è previsto il Bonus Casa, come, in particolare, quelle per le pergole e le tende oscuranti, gli impianti di domotica.
Superbonus al 65% nel 2025 solo con CILAS già presentata
Sempre in tema di efficientamento energetico c’è da registrare un nuovo intervento sul Superbonus. Con le norme in arrivo, infatti, sarà possibile usufruire dell’aliquota del 65% nel 2025 solo è stata presentata la CILAS, e approvata la delibera dei lavori (in caso di condominio) entro il 15 ottobre scorso. Da vedere se questa norma di fatto retroattiva sarà confermata in Parlamento.
Detrazione in 10 rate anche per le spese del 2023
Intanto comunque torna la possibilità di spalmare in 10 rate anche le spese di Superbonus fatte nel 2023, come già previsto per quelle del 2022, in modo da evitare di perdere la detrazione se incapienti. Chi vorrà approfittare di questa possibilità dovrà però presentare una dichiarazione dei redditi integrativa entro il 30 novembre prossimo. Se dalla dichiarazione integrativa emerge una maggiore imposta dovuta, quest’ultima potrà essere versata, senza sanzioni e interessi, entro il 30 giugno 2025.
Anche i Bonus Casa nella revisione delle detrazioni per reddito
Infine c’è da rilevare che anche i Bonus Casa rientrano nella lista delle agevolazioni fiscali per le quali è prevista una riduzione in base al reddito. Nella legge di Bilancio è fissata una soglia di base pari a 75mila per i single che sale invece nel caso di familiari a carico, applicando anche in questo caso un quoziente familiare.
In base a queste disposizioni chi ha redditi oltre la soglia e fino a 100 mila euro potrà applicare le detrazioni su un massimo di spese pari a 14 mila euro. All’aumento del reddito le somme si riducono ulteriormente. I bonus casa rientrano nel calcolo ma solo in riferimento all’ammontare della spesa detraibile annualmente, non relativamente all’intero tetto di spesa ammesso all’agevolazione. Inoltre il calcolo non riguarda le rate per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024.