Dalle ore 9.00 di oggi 3 novembre 2020 è attiva la piattaforma del ministero dell’Ambiente per richiedere il bonus mobilità.
Le richieste per l’incentivo saranno prese in carico sulla base dell’ordine di inserimento delle fatture e non sulla data di acquisto.
All’interno della detrazione sono ammessi: biciclette, handbike, veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica e servizi di mobilità condivisa.
Pur essendo un bonus ad “esaurimento scorte” non c’è motivo di preoccuparsi, infatti il ministro assicura di avere già l’accordo con il ministero dell’Economia per inserire nuovi fondi.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, quali beni o servizi sono compresi, chi può accedervi e con quali modalità.
Bonus mobilità: click-day per aggiudicarsi il buono
Il bonus mobilità è un contributo pari al 60% della spesa sostenuta, per un massimo di 500 euro, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica e servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.
Tale buono può essere richiesto una sola volta e per l’acquisto di un solo bene o servizio.
All’interno dell’incentivo non rientrano invece l’acquisto di accessori e/o componentistica (telai, ruote, motori elettrici, caschi, batterie, catene, lucchetti, ecc.).
Con il bonus mobilità, inoltre, si può ricevere il buono per prodotti usati o acquistati tramite siti internet, anche se stranieri.
In ogni caso, il requisito fondamentale è possedere fattura o altra documentazione commerciale valida, anche in lingua inglese, purché abbia tutte le voci previste dal D.M. 7 dicembre 2016.
Per approfondire: La mobilità sostenibile è anche dolce
Cosa rientra nella detrazione
Come abbiamo visto, all’interno del bonus mobilità, possono rientrare una vasta gamma di prodotti o servizi, nello specifico:
– biciclette nuove o usate, sia tradizionali che a pedalata assistita con potenza massima di 0,25 kW e assistenza fino alla velocità di 25 km/h;
– segway, hoverboard, monowheel e monopattini, nuovi o usati, solo se a propulsione prevalentemente elettrica;
– handbike nuove o usate;
– servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture, rientrano pertanto scooter sharing e bike sharing.
Chi può usufruire del bonus mobilità
All’incentivo possono accedere tutti i maggiorenni residenti in capoluoghi di Regione, Città metropolitane, capoluoghi di Provincia e Comuni.
I beneficiari possono usufruire dell’agevolazione in due modi:
– Fase 1, dal 4 maggio 2020 fino al giorno antecedente a quello d’inizio operatività dell’applicazione web, in cui è possibile acquistare i servizi di mobilità condivisa presso qualsiasi rivenditore.
– Fase 2, dal giorno di inizio operatività dell’applicazione web e non oltre il 31 dicembre 2020, è possibile acquistare i servizi di mobilità condivisa presso i soggetti accreditati e inseriti nell’elenco dei fornitori consultabile attraverso il portale. In questo caso, i fornitori dovranno accettare i buoni di spesa che saranno utilizzabili esclusivamente per i servizi di mobilità condivisa consentiti.
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Bonus mobilità, come fare la richiesta
Per richiedere il bonus è necessario accedere alla piattaforma dedicata.
L’accesso sarà possibile solo tramite il Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID), pertanto è necessario esserne provvisti.
Una volta entrati nel portale sarà necessario caricare in formato digitale il documento di acquisto (scontrino o fattura) e inserire le coordinate bancarie per ricevere il rimborso.
Sempre tramite la piattaforma messa a disposizione dal ministero dell’ambiente, sarà possibile richiedere il buono da spendere presso i rivenditori entro 30 giorni dalla generazione.
Il consiglio, pertanto, è di preparare tutto il necessario in anticipo sulla data di apertura della piattaforma, per essere pronti e avere più chances di accedere all’agevolazione.
Inoltre, sono previsti controlli e sanzioni: Il Ministero dell’Ambiente controlla e valuta le domande pervenute e vigila sul corretto utilizzo del buono mobilità.
In caso di eventuali usi difformi o di violazioni delle norme di legge, il Ministero potrà annullare il buono mobilità o cancellare dall’elenco dei fornitori una struttura, un’impresa o un esercizio commerciale.
In ogni caso, la perdita o l’annullamento del buono, non comporta la revoca del beneficio, sarà comunque possibile chiederne uno sostitutivo seguendo le stesse modalità.
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