Nella Nota di Aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 (NADEF), approvata dal Consiglio dei Ministri, si parla della proroga al 2023 per la super agevolazione al 110%.
Nel documento si legge che con la prossima Legge di Bilancio 2022-2024 sarà previsto il prolungamento di diverse misure di rilievo economico e sociale, fra cui il Fondo di Garanzia per le PMI e gli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi. Ne abbiamo parlato meglio in questo articolo > Proroga Superbonus al 2023? Ci sono tutti gli indizi
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Non viene però chiarito, nella nota del 29 settembre 2021, cosa ne sarà degli altri bonus casa in scadenza a fine anno. Quindi, il bonus facciate verrà confermato? Che fine farà?
Al momento il termine per beneficiare del Bonus Facciate è fissato al 31 dicembre 2021 e ad oggi non si parla di proroga e sembra non esserci l’intenzione da parte del Governo di farlo rientrare nella legge di Bilancio 2022. Ma bisognerà attendere conferme e/o smentite ufficiali e soprattutto la Legge di Bilancio 2022.
Quindi chi ha iniziato i lavori, e vorrebbe beneficiarne, come dovrà muoversi nel caso in cui non riuscisse a terminare i lavori entro la scadenza?
Vediamo come fare in questo caso.
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Cosa fare se i lavori Bonus Facciate non terminano entro la scadenza?
Chi ha iniziato i lavori, e vorrebbe beneficiare del Bonus Facciate, nel caso in cui non riuscisse a terminare i lavori entro la scadenza dell’agevolazione ha due possibili strade da seguire: pagare l’impresa entro l’anno, anche a lavori non finiti, o perdere parzialmente i benefici.
I tempi però sono stretti perché c’è da considerare che ciò che verrà pagato dopo il 31 dicembre 2021 non potrà rientrare più nel Bonus Facciate. Però i lavori potrebbero essere “assorbiti” dall’ecobonus 65%, se si tratta di interventi di risparmio energetico, o bonus ristrutturazioni 50%, se si tratta di interventi edilizi, difficilmente nel 110.
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Quindi se la fine lavori è prevista nel 2022, è conveniente fare una valutazione su rimandare il pagamento all’anno 2022 e scontare le detrazioni minori sugli ultimi pagamenti, oppure saldare entro il 2021 (fidandosi dell’impresa). Quest’ultima è una soluzione approvata anche dalle Entrate nella risposta all’interpello della direzione regionale della Liguria n. 903 -521/2021, che ritiene detraibili gli importi pagati prima della fine lavori.
Una doccia fredda questa per chi ha deciso di orientarsi sul Bonus Facciate anziché sul 110 per l’installazione del cappotto termico all’edificio evitando così i limiti di spesa.
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Bonus Facciate e le condizioni da rispettare
Il Bonus Facciate è una detrazione in vigore dal 2020, aggiuntiva rispetto a tutte le altre già esistenti (Ecobonus, detrazioni ristrutturazioni, Sismabonus, Bonus Mobili), in poche parole riservata agli interventi che riguardano il decoro architettonico. È valido per tutti gli edifici privati, dalla villetta al condominio, per interventi edilizi anche di manutenzione ordinaria, il recupero o il restauro della facciata. Non sono previsti massimali di spesa.
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In generale, per accedere al Bonus Facciate ci sono tre condizioni fondamentali da rispettare, che riguardano: l’ubicazione degli edifici sottoposti all’intervento di recupero della facciata; la visibilità delle facciate; la percentuale di intonaco su cui intervenire. Continua a leggere per tutti i dettagli dell’agevolazione e tutti gli aggiornamenti…
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