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3 Luglio 2024

Bonus 80% Colonnine di ricarica domestica: dall’8 luglio domande al via per le spese del 2024

Aggiornamento di luglio 2024: dopo la riapertura, tra febbraio e marzo, delle domande per le spese sostenute nel 2023, da lunedì 8 luglio 2024 sarà possibile richiedere il Bonus 80% Colonnine di ricarica domestica per le spese effettuate nel 2024.

Il cosiddetto Bonus Colonnine domestiche è il “Contributo per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, effettuati da utenti domestici”, che sostiene l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici effettuati da persone fisiche e condomìni, in attuazione di quanto previsto dal DPCM del 4 agosto 2022. La misura è gestita da Invitalia.

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Le domande di concessione ed erogazione del contributo dell’80% sono ora aperte – dalle ore 12:00 dell’8 luglio 2024 – per chi ha sostenuto spese a partire dall’1 gennaio 2024, e sono inviabili utilizzando la piattaforma informatica sul sito di Invitalia.

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Antonella Donati | Maggioli Editore 2024

Bonus 80% Colonnine di ricarica, limiti di spesa

Per l’acquisto di “infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica da parte di utenti domestici” (come ad esempio colonnine o wall box) è riconosciuto un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera. Possono beneficiare del contributo le persone fisiche residenti in Italia e i condomìni.

Il limite massimo di spesa è fissato a 1500 euro per persona fisica richiedente, ed elevato a 8 mila euro in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali.

Per le installazioni effettuate nel 2022 e nel 2023 c’erano a disposizione 40 milioni di euro annuali, per il 2024 i fondi si fermano a 20 milioni di euro.

Bonus Colonnine domestiche, spese ammissibili

Il contributo dell’80% può essere richiesto a fronte delle spese sostenute per l’acquisto e la messa in posa di infrastrutture di ricarica di potenza standard, effettuate con metodo di pagamento tracciabile.

Sono ammissibili al contributo le seguenti spese:

  • l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, ivi comprese – ove necessario – le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
  • spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
  • costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (Point of Delivery).

Ai fini dell’ammissibilità al contributo, le infrastrutture di ricarica devono essere:

  • nuove di fabbrica;
  • di potenza standard;
  • collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari;
  • realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità ai sensi del decreto ministeriale n. 37/2008.
  • ad esclusivo uso privato e non accessibili al pubblico, nel caso in cui il contributo sia richiesto da una persona fisica;
  • destinate all’utilizzo collettivo da parte dei condòmini e non accessibili al pubblico nel caso in cui il contributo sia richiesto da un condominio.

Non sono, in ogni caso, ammissibili al contributo, a titolo esemplificativo:

  • le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere;
  • le spese per consulenze ad eccezione di quelle previste alla lettera b) del decreto;
  • le spese relative a terreni e immobili;
  • le spese relative all’acquisto di servizi diversi da quelli previsti dal precedente decreto anche se funzionali all’installazione;
  • le spese per costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.

Bonus 80% Colonnine di ricarica, come ottenerlo

Per le spese effettuate dal 1° gennaio 2024, le richieste di attribuzione dell’incentivo devono essere compilate a partire dalle ore 12 dell’8 luglio 2024, esclusivamente in forma elettronica, utilizzando la piattaforma informatica gestita da Invitalia.

Ai fini dell’erogazione della somma concessa è necessario essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec). L’accesso alla procedura avviene tramite Spid, carta d’identità elettronica (Cie) o carta nazionale dei servizi (Cns). Le domande sono considerate correttamente trasmesse esclusivamente dopo il rilascio da parte della piattaforma informatica dell’apposita attestazione.

Per informazioni e chiarimenti è possibile contattare Invitalia, che gestisce la misura per conto del Ministero: compilando il modulo online oppure telefonando al numero verde gratuito 800 77 53 97 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18).

Scarica qui la guida alla presentazione della domanda

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Fonte: EdilTecnico

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