Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili istituisce attraverso un Decreto la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio.
La nuova banca dati conterrà informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge. L’intento è quello di contrastare la diffusione degli abusi edilizi e di censire gli immobili abusivi presenti sul territorio nazionale.
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Il Ministero ha annunciato che lo schema di decreto è stato oggetto di una informativa alla Conferenza Unificata del 2 febbraio 2022.
L’avvio del progetto prevede più passaggi: inizialmente verranno inserite nella banca dati le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto delle segnalazioni effettuate dai Comuni, in una fase successiva è prevista la collaborazione con i Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni.
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Cosa ne pensano le Regioni
Da un comunicato stampa ufficiale è emerso che le Regioni hanno proposto osservazioni e raccomandazioni riportate in un documento, inviato per via telematica al Governo.
In particolare, la richiesta è quella di tenere conto nella fase di attuazione degli investimenti già effettuati e in corso dei diversi enti coinvolti rispetto ai sistemi e database in uso per la raccolta dei dati (in adempimento ai disposti del DPR 380/2001).
Occorre poi chiarire meglio le diposizioni relative al tardivo inserimento dei dati in relazione alle disposizioni vigenti.
Inoltre, secondo la Conferenza delle Regioni, nella fase attuativa del decreto, sarà necessario prevedere “modalità di interoperabilità tra la banca dati nazionale e quelle regionali, al fine di evitare una duplicazione delle attività”.
Chi potrà accedere alle informazioni contenute nella banca dati?
Le informazioni raccolte all’interno della banca dati sono a disposizione delle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio.
Il nuovo sistema, e le informazioni a disposizione, renderanno possibile la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni.
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Come riportato da ANSA.it, il Ministro Enrico Giovannini ha dichiarato a proposito “Con la banca dati avremo finalmente a disposizione uno strumento informativo che ci consentirà di mettere a sistema le informazioni sulle opere abusive nel Paese e rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità delle città e all’ambiente. L’iniziativa richiede un’azione congiunta di diversi ministeri e la collaborazione di Regioni e di enti locali. Abbiamo così avviato un percorso virtuoso per proteggere e tutelare meglio i territori”.
Il Ministero ricorda inoltre che è stato istituito presso il Ministero un fondo di 15 milioni di euro, rifinanziato con la Legge di Bilancio 2022, a supporto dei Comuni per la messa in atto degli interventi di demolizione delle opere abusive.
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