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20 Settembre 2024

Autorizzazioni, rifiuti e dissesto idrogeologico: le novità del Decreto Ambiente in arrivo

Il Decreto Ambiente, in fase di bozza, si prefigge di affrontare alcune delle principali sfide ambientali del Paese attraverso misure urgenti in vari ambiti.

Dalla tutela ambientale alla promozione dell’economia circolare, fino alla risoluzione di problematiche connesse al dissesto idrogeologico e alla gestione dei rifiuti RAEE, il decreto intende fornire strumenti operativi per garantire uno sviluppo sostenibile.

Ecco un’analisi delle principali disposizioni.

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Da non perdere

FORMATO CARTACEO

Valutazione della robustezza di sistemi strutturali e geotecnici

“Un testo che declina dettagliatamente un concetto che reputo alla base della progettazione strutturale” (Franco Bontempi).“Nel volume non ci si limita ad introdurre in modo semplice la problematica, ma si guida il lettore alla comprensione della risposta strutturale agli eventi inattesi attraverso esempi concreti” (Ivo Caliò)La robustezza di un sistema strutturale e geotecnico è intesa, sostanzialmente, come la capacità di prevenire o ridurre le conseguenze derivanti da un evento locale (eccezionale e/o estremo).Il testo, suddiviso in due parti distinte per un’agevole consultazione, affronta con piglio autorevole e approccio operativo il tema – ancora oggi poco conosciuto – della valutazione del comportamento strutturale attraverso gli indici di robustezza.Tra i molteplici aspetti trattati, il manuale analizza, in dettaglio, il fenomeno del collasso progressivo, le forme con cui può manifestarsi ed i relativi meccanismi di innesco e propagazione, proponendo, poi, esempi di interventi di retrofitting per ottimizzare la risposta strutturale.Inoltre, vengono riportati, in maniera esaustiva, numerose applicazioni numeriche per la stima degli indici di robustezza, con particolare riferimento alle strutture esistenti in c.a., murature e opere geotecniche.Tali casi studio, rappresentano utili strumenti operativi per lo strutturista che si occupa di tali tematiche.Matteo FelittiTitolare dello studio ENGINEERING & CONCRETE CONSULTING, si occupa principalmente di calcolo strutturale, dissesti statici nelle costruzioni esistenti, degrado dei materiali e risoluzione di contestazioni. Cultore di Scienza delle Costruzioni ICAR/08, docente Esterno di “Calcolo Automatico delle Strutture” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.Francesco OlivetoIngegnere specializzato nell’ambito strutturale e geotecnico. Collabora con Gruppo Sismica srl per la formazione e lo sviluppo di metodologie di calcolo di strutture in muratura e in c.a. in condizioni di danno pregresso e attuale ai fini della stima della capacità residua.Gli Autori, in collaborazione con STACEC Srl, hanno sviluppato e implementato, nel software FaTA Next, alcuni modelli di degrado per la valutazione degli indicatori di rischio su strutture in calcestruzzo armato con danno inglobato. Tale argomento sarà oggetto di una prossima pubblicazione.

Matteo Felitti, Francesco Oliveto | Maggioli Editore 2021

Gli articoli del Decreto Ambiente

La bozza di testo, si compone di 13 articoli:

  • Art. 1 – Disposizioni urgenti in materia di valutazioni e autorizzazioni ambientali
  • Art. 2 – Disposizioni urgenti per coniugare le esigenze di salvaguardia dell’ambiente con le esigenze di sicurezza degli approvvigionamenti
  • Art. 3 – Misure urgenti per la gestione della crisi idrica
  • Art. 4 – Misure urgenti in materia di responsabilità estesa del produttore per il commercio elettronico
  • Art. 5 – Ulteriori disposizioni urgenti per l’economia circolare
  • Art. 6 – Disposizioni urgenti per favorire il recupero di materie prime critiche dai RAEE
  • Art. 7 – Misure urgenti in materia di bonifica
  • Art. 8 – Istituzione della struttura di supporto al Commissario straordinario per il sito di interesse nazionale di Crotone – Cassano e Cerchiara
  • Art. 9 – Disposizioni per il censimento e il monitoraggio degli interventi in materia di difesa del suolo
  • Art. 10 – Programmazione e finanziamento degli interventi affidati ai Commissari di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico
  • Art. 11 – Disposizioni urgenti per le amministrazioni operanti nei settori dell’ambiente e della sicurezza energetica
  • Art. 12 – Disposizioni urgenti per le funzionalità del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica
  • Art. 13 – Clausola di invarianza finanziaria

Questi articoli delineano le principali disposizioni del decreto, concentrandosi sulla tutela ambientale, la semplificazione amministrativa e la gestione delle risorse naturali.

Valutazioni e autorizzazioni ambientali

Il primo articolo del decreto mira a semplificare e accelerare le procedure di valutazione e autorizzazione ambientale, modificando il decreto legislativo n. 152 del 2006.

Tra le novità più importanti, si prevede la priorità dei procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per i progetti che contribuiscono alla decarbonizzazione e allo sviluppo di fonti rinnovabili.

Per il supporto operativo alla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS e alla Commissione tecnica PNRR-PNIEC, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica può avvalersi del supporto operativo del Gestore dei Servizi energetici — GSE S.p.A. (GSE) in relazione a progetti di produzione energetica da fonti rinnovabili.

Salvaguardia ambiente e sicurezza degli approvvigionamenti

Questo articolo modifica il regime delle concessioni e permessi di ricerca nel settore degli idrocarburi. Si legge nella bozza che a far data dall’entrata in vigore del decreto, il conferimento di permessi di ricerca e di concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi sul territorio nazionale e a mare non è consentito.

Tuttavia, alcune eccezioni sono previste per le concessioni già esistenti o basate su permessi rilasciati prima dell’entrata in vigore del decreto.

Gestione crisi idrica, rifiuti e dissesto idrogeologico

Il decreto affronta in maniera articolata tre aspetti cruciali per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile: la gestione della crisi idrica, la gestione dei rifiuti e il contrasto al dissesto idrogeologico.

Il decreto introduce misure urgenti per affrontare la crescente crisi idrica, dovuta a siccità prolungate e fenomeni naturali estremi. Il decreto richiede che le modifiche temporanee agli obiettivi di qualità delle acque siano giustificate da interessi pubblici prioritari, garantendo che tali deroghe non compromettano in maniera permanente lo stato dei corpi idrici. Questo approccio mira a bilanciare le esigenze immediate di approvvigionamento con la protezione a lungo termine delle risorse idriche.

Il decreto stabilisce anche nuove regole per la gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), semplificando le procedure di raccolta e deposito. I distributori assicurano, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettronica, il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, dell’apparecchiatura usata di tipo equivalente. Le sanzioni per il mancato rispetto di questi obblighi includono multe fino al 3% dei ricavi annui, destinati a finanziare campagne di sensibilizzazione sul riciclo.

Per contrastare il dissesto idrogeologico, in riferimento al Piano nazionale degli interventi viene data la priorità ai progetti già finanziati o avanzati nella fase di progettazione. Gli interventi dovranno essere gestiti e monitorati attraverso piattaforme digitali, come la ReNDiS, alimentata con dati aggiornati dalle amministrazioni locali. Viene anche potenziata la figura dei Commissari di Governo, che saranno responsabili della realizzazione e del monitoraggio degli interventi sul territorio.

L’obiettivo è migliorare la prevenzione e garantire interventi tempestivi e mirati, ottimizzando l’uso delle risorse pubbliche destinate al contrasto del dissesto idrogeologico.

In sintesi, il decreto mira a una gestione integrata e sostenibile delle risorse idriche, dei rifiuti e del territorio, favorendo una maggiore efficienza e trasparenza nel contrasto alle emergenze ambientali.

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FORMATO CARTACEO

Progettazione delle opere geotecniche secondo le NTC 2018 e gli Eurocodici

Questa nuova edizione, rivista e aggiornata allo stato dell’arte della normativa italiana (NTC 2018 e circolare applicativa 2019) e degli Eurocodici strutturali, tratta in maniera approfondita le tematiche progettuali geotecniche di maggiore diffusione e utilità per la professione.Per questo motivo sono state ampliate le parti dedicate alle opere geotecniche di fondazione profonda su pali e di stabilizzazione dei pendii con pali e ancoraggi.Il manuale conduce il lettore alla comprensione dei fenomeni fisici, per poi affrontarli con criteri tecnico-scientifici.L’opera illustra i principi con i quali si progettano le opere geotecniche, avendo sempre l’accortezza di fornire una visualizzazione intuitiva dei fenomeni ed evitando formalismi teorici. Questa nuova edizione è arricchita da numerosi esempi applicativi e risultati sperimentali condotti sia su opere in reale grandezza sia su modelli di laboratorio.Le evidenze pratiche presenti nel manuale si prefiggono lo scopo di fornire al lettore reali strumenti applicativi da utilizzare nella attività di progettazione.Completano l’opera diverse schede di approfondimento su casi reali, dettagliatamente analizzate e commentate.IL VOLUME INCLUDE- Schede di approfondimento tecnico-pratiche – Esempi applicativi e risultati sperimentali – Evidenze pratiche delle formulazioni geotecnichePRINCIPALI ARGOMENTIAnalisi approfondite e aggiornate delle opere geotecniche:- di fondazione profonda su pali- di stabilizzazione pendii con pali e ancoraggiAGGIORNAMENTI NORMATIVI- Norme Tecniche per le Costruzioni 2018- Circolare applicativa NTC 2018, n. 7/2019- Eurocodici strutturali recepiti in ItaliaPiergiuseppe FroldiLaureato in Scienze Geologiche e in Ingegneria Civile Geotecnica, ha svolto attività di direzione tecnica per società di geoingegneria ed esercita attualmente le professioni di Ingegnere e Geologo. È attualmente Presidente della Società Italiana di GeoIngegneria (SIGI).

Piergiuseppe Froldi | Maggioli Editore 2020

Fonte: EdilTecnico

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