Approvata il 27 settembre 2023 la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanze – NADEF 2023 e si torna a parlare (male) del Superbonus e dei Bonus Edilizi, ritenuti responsabili dell’aumento del deficit.
Ricordiamo che la Nota di aggiornamento al DEF viene presentata alle Camere entro fine settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del DEF relativamente alla maggiore disponibilità di dati ed informazioni sull’andamento del quadro macroeconomico e di finanza pubblica.
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All’interno del documento, con le nuove previsioni per il triennio 2024-2026, sono riportati gli obiettivi programmatici, in relazione anche alle eventuali osservazioni formulate delle istituzioni UE competenti nelle materia relative al coordinamento delle finanze pubbliche degli Stati membri.
Per il MEF gli effetti negativi del Superbonus sui conti pubblici comporteranno sacrifici su altri fonti di spesa. Vediamo quali sono state le parole del Ministro del MEF, Giancarlo Giorgetti, a tal proposito.
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Le colpe del Superbonus e dei Bonus Edilizi
È il Ministro, Giancarlo Giorgetti, in sede di presentazione dei dati NADEF, a sottolineare l’aumento del deficit “ascrivibile agli effetti di contabilizzazione per competenza del Superbonus e dei Bonus Edilizi” che sale dal 4,5% al 5,3%.
Giorgetti ha dichiarato, circa la debole riduzione del rapporto debito/pil di soli due punti in quattro anni (dal 141,7% del 2022 al 139,6% del 2026): “dobbiamo scontare, ed è il motivo per cui il debito cala così lievemente, il fatto che abbiamo più di 80 miliardi di debiti fiscali dai Bonus Edilizi che scenderanno e che dovranno essere onorati nei prossimi 4 anni. In assenza di questi il nostro debito sarebbe sceso di un punto percentuale all’anno, esattamente come richiesto dagli altri Paesi europei”.
Poi, in una nota diffusa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri si legge: “Per quanto riguarda il profilo del debito, si osserva che in particolare i Bonus Edilizi comportano un sostanziale incremento del fabbisogno pubblico nel corso della legislatura. Ciononostante, la programmazione dei saldi di bilancio e gli sforzi di valorizzazione e successiva parziale privatizzazione di alcuni asset pubblici consentiranno di conseguire un profilo moderatamente discendente del rapporto debito/PIL lungo l’arco temporale della NADEF. Successivamente, il saldo di finanza pubblica conseguito a fine periodo e il venire meno degli effetti negativi sul saldo di cassa dovuti al Superbonus consentiranno di ottenere una discesa molto più rapida del rapporto debito/PIL, con l’obiettivo di tornare ai livelli pre-crisi entro la fine del decennio”.
Vita breve per i Bonus Edilizi? Per conoscere la sorte delle agevolazioni fiscali in edilizia occorre attendere la Legge di Bilancio 2024 per la quale è prevista una dote di circa 14 miliardi.
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Lisa De Simone,
Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, curando alcune rubriche on line di informazione quotidiana con particolare attenzione alle sentenze della Corte di Cassazione in materia fiscale e condominiale.
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